Morte di Samuele: faccia a faccia tra la mamma della vittima e la transessuale accusato di averle ucciso il figlio

I rilievi della polizia scientifica sul luogo dove è stato trovato morto Samuele
di Enzo Beretta
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Giovedì 9 Marzo 2023, 11:34
Faccia a faccia in tribunale con la transessuale che le ha ucciso il figlio. Si ritroveranno sedute nella stessa stanza, il 15 marzo, al primo piano del Palazzo di Giustizia di Perugia, Hudson Pinheiro Reis Duarte, la brasiliana di 45 anni accusata di omicidio preterintenzionale, e la mamma di Samuele De Paoli, Sonia Sorbelli. Tra una settimana, infatti, va in scena il primo appuntamento dell’udienza preliminare in cui l’imputata, ritenuta responsabile della morte del giovane calciatore avvenuta a Sant’Andrea delle Fratte il 27 aprile 2021, ha già scelto di essere processata con rito abbreviato. Quest’ultimo accelera i tempi: il procedimento, infatti, prevede che l’imputato possa chiedere al giudice di rinunciare alla fase di dibattimento in cambio di un considerevole sconto di pena. Il giudice Piercarlo Frabotta emetterà la sentenza sulla base degli atti acquisiti prima delle conclusioni finali e questo, chiaramente, determina una riduzione della durata del processo. Scegliendo il rito abbreviato ‘secco’ (cioè non condizionato) Patrizia, il nome d’arte della transessuale, non potrà presentare dei testimoni: verrà giudicata sulla base delle prove raccolte dalla pubblica accusa, in questo caso rappresentata dal procuratore generale Sergio Sottani che ha avocato a sé il fascicolo di indagine. Il principale beneficio del rito abbreviato è la riduzione di un terzo della pena in caso di delitto e della metà in caso di contravvenzione. Il rito abbreviato si svolge in camera di consiglio, in forma privata, perciò le udienze saranno chiuse al pubblico. Se il giudice per l’udienza preliminare riterrà di non avere gli elementi per decidere ha la possibilità di chiedere un’integrazione probatoria. Al termine della discussione il giudice condanna o proscioglie l’imputato sulla base delle prove contenute nel fascicolo dell’accusa, e poi dovrà emettere una sentenza motivata, sulla quale è facile prevedere che in un caso o nell’altro ci saranno ricorsi in appello. «Quella di Samuele è stata una morte episodica e del tutto casuale - dice l’avvocato di Patrizia, Francesco Gatti -. In queste ore ho incontrato la mia cliente, la quale mi ha manifestato l’intenzione di partecipare a tutte le udienze del suo processo. Con ogni probabilità il 15 marzo verranno fissati altri appuntamenti, ai quali vuole essere presente in quanto non intende sottrarsi a questa giustizia». I familiari della vittima chiedono di costituirsi parte civile attraverso l’avvocatessa romana Marilena Mecchi.
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