Montecchio, nasce "il Paese". Un album di figurine per raccontare la vita della comunità.

Montecchio, nasce "il Paese". Un album di figurine per raccontare la vita della comunità.
di Francesca Tomassini
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Sabato 9 Luglio 2022, 23:30 - Ultimo aggiornamento: 23:31

MONTECCHIO Un album di figurine per raccontare l'identità e il patrimonio culturale di una comunità. Un'idea che ha preso spunto da un progetto di ricerca condotto dall'artista Nadia Neri e promosso dall'associazione culturale l'Antica Torre di Melezzole che nel giro di poco tempo ha coinvolto ben tre paesi. Tenaglie, Melezzole e Montecchio, per un totale di 428 persone, che hanno accettato di trasformarsi in personaggi e testimoniare il proprio ruolo nella comunità attraverso il proprio mestiere. «Il lavoro -racconta Nadia - rappresenta un elemento fortemente identificativo, si tratta di una caratteristica che ho voluto accentuare nell'album suddividendo i personaggi a seconda della loro professione. Per mesi sono andata casa per casa, nelle botteghe, nelle piazze, per invitare i compaesani alla partecipare. Ho preso decine di caffè, mangiato biscotti ascoltando storie e racconti di vita». Mestieri vecchi e nuovi, qualcuno ormai soppiantato dalla modernità, e che forse proprio per questo ha assunto il fascino delle cose perdute, altri che continuano a essere portati avanti da generazioni. Così, sfogliando le pagine dell'album ci si imbatte nella signora Celestina, trasportatrice di latte, nella signora Lea cucitrice di materassi e in suo marito Oliviero, contadino. E ancora in Rosa, operaia nelle campagne di tabacco, Ottavio garagista, m anche in Paolo, porchettaro, e Lorena, giovane artigiana di pizzi antichi.

Lo spaccato di un mondo che viaggia su un doppio binario, quello di un tempo che fu e quello odierno, che si mescolano in piazza, accanto al pozzo, nelle vie e danno vita a un'unica grande famiglia. «Nei piccoli paesi - spiega Nadia- si può dire che l'intera comunità è una sorta di famiglia allargata. E' da qui che sono partita. Gli aspetti principali del progetto sono sostanzialmente due. Il primo è quello di creare la memoria di un'esperienza attraverso la fotografia che non rappresenta solo un modo di vedere ma anche di mostrare una realtà che può vestirsi di diversi significati e valenze. Il secondo aspetto è quello di "passatempo" in cui subentra un elemento di combinazione giocosa che richiama la nostra infanzia, dove il collezionismo e lo scambio di figurine era (ed è) una pratica più che condivisa». Centocinquanta copie, gli album di questa prima stampa, che saranno distribuiti nelle botteghe dei tre paesi, ognuno corredato di cinque pacchetti di figurine. Per cercare di completare la raccolta, si potranno acquistare anche i singoli pacchetti, oppure scambiare i doppioni con gli amici collezionisti. «Il ricavato dalle vendite- chiude Nadia- verrà in parte utilizzato per le ristampe e in parte messo in un fondo che finanzierà progetti artistici futuri».

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