Montecastrilli, salve le querce che il sindaco voleva abbattere

Montecastrilli, salve le querce che il sindaco voleva abbattere
di Francesca Tomassini
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Domenica 19 Luglio 2020, 09:43
MONTECASTRILLI Querce secolari salvate dal Tar. Per ora. Il tribunale infatti ha dato ragione al proprietario del terreno su cui crescono i due alberi reputandone non necessario l'abbattimento come invece prevedeva l'ordinanza sindacale. Contestualmente però, ha vincolato il mantenimento in essere delle piante ad alcuni interventi straordinari di potatura. Tutto è cominciato nel gennaio scorso, quando, un residente, la cui proprietà è confinante con quella dove insistono le querce, ha segnalato agli uffici comunali una situazione di pericolo. La Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo e ha stilato un rapporto di servizio da cui si evince lo stato di pericolosità per la pubblica e privata incolumità causato dalla pianta in oggetto e da altra pianta di quercia radicata nelle immediate vicinanze. Da qui l'ordinanza di Fabio Angelucci subito impugnata dai proprietari. Per salvare i due alberi, gli stessi proprietari hanno incaricato un agronomo forestale di svolgere un'analisi dettagliata. Dalle trentasette pagine di relazione, emerge che i due esemplari di Quercus pubescens, conosciuta come Roverella, presentano una pericolosità intrinseca ascrivibile alla classe moderata, con una buona vigoria, assenza di sintomi di particolari fitopatie in atto ed assenza di criticità e segnali che possano evocare una condizione di immediato pericolo. Uno scenario del tutto diverso da quello configurato nel rapporto della Municipale. Non solo. La relazione tecnica specifica che con un intervento di potatura mirata si potrebbero stabilizzare le condizioni di sicurezza e che considerato che entrambi gli esemplari arborei siano da considerarsi tutelati ai sensi della legge regionale 28/2001, prima di procedere all'esecuzione dei lavori dovrà essere richiesta specifica istanza autorizzativa all'Afor Umbria. Alle medesime conclusioni è giunto il Tar che ha ribadito le indicazioni di intervento riportate nella relazione tecnica. «A fronte di una segnalazione di pericolo - spiega Angelucci - non potevo esimermi dall'emettere l'ordinanza. Nella documentazione si indica che le querce in oggetto, a fronte di operazioni di potatura straordinaria, non presentano criticità in condizioni normali. Purtroppo come abbiamo visto anche nel recente passato, nel giro di poche ore si può passare da una situazione meteorologica tranquilla ad un vero e proprio stato di calamità. L'importante è che ognuno sia consapevole di quello che fa e si assuma le proprie responsabilità. Io quello che dovevo fare l'ho fatto».
 
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