Soffoca la moglie nel letto e poi si impicca in veranda, dramma in famiglia a Tuoro sul Trasimeno

All’origine potrebbe esserci stata un’ennesima violenta lite tra i due

Soffoca la moglie nel letto e poi si impicca in veranda, dramma in famiglia a Tuoro sul Trasimeno
di Michele Milletti
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Martedì 28 Marzo 2023, 20:27 - Ultimo aggiornamento: 23:49

Lei sul letto, coperta da un lenzuolo. Lui in veranda. Entrambi senza vita. Così si materializza l’orrore in via Sette Martiri, quando il sole sta tramontando sul Trasimeno a poche decine di metri di distanza. L’orrore che ha spezzato le vite di Lamberto Roscini e Francesca Giornelli, marito e moglie sessantenni.

Le indagini dalla tarda sera di ieri, a qualche ora dal ritrovamento dei due cadaveri nella loro abitazione, hanno imboccato la strada dell’omicidio-suicidio.

Tutto si sarebbe svolto in pochissimo tempo: prima Lamberto avrebbe soffocato nel letto Francesca e poi, probabilmente sopraffatto dal rimorso, avrebbe posto fine anche alla propria esistenza impiccandosi nella veranda esterna. Dove è stato notato da un vicino. Ma il condizionale è assolutamente d’obbligo, dal momento che tutte le ipotesi sono state vagliate nella notte.

LA RICOSTRUZIONE

L’allarme, come detto, viene dato da un vicino di casa, che nota come nel cortile esterno ci sia il corpo di Lamberto senza vita. Non resta che chiamare immediatamente i soccorsi. Siamo nel tardo pomeriggio e la visione del corpo senza vita del padrone di casa è sconvolgente per il vicino amico della coppia (al punto, pare, da avere le chiavi di casa dei due quando non si trovavano in città) e per chiunque si trovi in zona in quel momento. 

Ma l’orrore non finisce qui. Una volta sul posto, infatti, e constatata la morte per un evidente gesto volontario di Lamberto, i carabinieri e il personale medico sanitario del 118 entrano nell’appartamento e in camera da letto scoprono l’altro cadavere: Francesca giace senza vita nel letto, da quanto si apprende coperta da un lenzuolo.
La procura di Perugia è già stata allertata, e con la massima celerità il sostituto procuratore di turno Gennaro Iannarone, in stretto contatto con il procuratore capo Raffaele Cantone, arriva a Tuoro assieme al medico legale, Sergio Scalise Pantuso. 

È ormai buio quando la primissima ipotesi di un omicidio-suicidio sembra trovare conferma: sul corpo della donna infatti, stando a quanto filtra di un’indagine per ovvi motivi blindata per ricostruire nel dettaglio e con la massima sicurezza possibile quanto accaduto, vengo trovati segni di una morte che potrebbe ricondurre a un soffocamento. Un soffocamento, è l’ipotesi investigativa, per mano di qualcuno. In questo caso proprio Lamberto, il compagno di vita.

Condizionale d’obbligo, come detto. Perché inquirenti e investigatori non possono escludere ancora definitivamente le altre ipotesi circolate subito dopo il ritrovamento dei due corpi. In particolare quella di un malore che potrebbe aver stroncato la vita della donna, con l’uomo che si è tolto la vita. Ma con il passare delle ore è sembrato come gli investigatori si siano sempre di più concentrati sull’ipotesi omicidio-suicidio.
Ipotesi che potrebbe essere sostanziata da un elemento emerso, a sua volta chiaramente tutto da confermare: pare che in passato la coppia si fosse segnalata per violente liti, con tanto anche di intervento da parte delle forze dell’ordine.

Di certo c’è che la notizia del ritrovamento prima dei corpi senza vita di Francesca e Lamberto e poi delle notizie di quanto accaduto ha sconvolto la comunità di Tuoro. Il sindaco Maria Elena Minciaroni al Messaggero ha spiegato come la coppia fosse tornata a Tuoro (la donna era di origini umbre) dopo alcuni anni passati all’estero. Conosciuti in paese, la tragedia di via Sette Martiri ha certamente segnato nel profondo una comunità molto tranquilla.

Nella tarda serata di ieri sono arrivati i parenti dei due e fino a notte fonda amici e cittadini sono rimasti.

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