«Mi ha contagiato col Covid per avermi a casa tutta per sé: sono finita in Terapia intensiva». Condannato l'ex diventato stalker

«Mi ha contagiato col Covid per avermi a casa tutta per sé: sono finita in Terapia intensiva». Condannato l'ex diventato stalker
di Egle Priolo
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Giovedì 9 Marzo 2023, 07:31

PERUGIA - Una storia d'amore travagliata. Fatta di prendi e lascia. Lui geloso, a volte morboso e ossessivo. Lei pronta a perdonarlo davanti ai suoi fiori e alle sue promesse di essere cambiato. Avanti così, per tre anni, che ora sarebbero quattro se davanti all'ennesima denuncia per stalking ieri l'uomo, un 49enne residente a Foligno, è stato condannato con rito abbreviato a 10 mesi (con possibili pene sostitutive al carcere dopo la riforma Cartabia), con divieto di avvicinamento alla ex.

Nel giorno della festa della donna, infatti, è arrivata questa decisione del giudice dopo le denunce incredibili della donna, una 53enne residente a Perugia, che a carabinieri e polizia in questi anni ha raccontato della persecuzione subita dall'uomo nei modi più impensabili. Non solo telefonate, appostamenti sotto casa, ma anche furti per avere la scusa di rivederla fino alla follia: l'ha infettata con il Covid per poterla avere in casa tutta per sé. Una violenza anche peggiore delle botte – che non le ha mai dato -, figlia evidentemente (come spiegato dalla donna alle forze dell'ordine) di un'ossessione.
Dopo un inizio di relazione in cui il 49enne di origini romene ha da subito dimostrato di essere «un po' geloso, molto assillante, volendo sempre controllare tutto quello che facevo e dove andavo», si legge in una denuncia della 53enne, e dopo essersi già lasciati e poi ripresi con la promessa di essere un uomo nuovo, «nel 2021 i primi di novembre – ha spiegato la donna – si presentò a casa mia con la scusa che doveva dirmi una cosa urgente. Entrato in casa mi ha baciato e poi mi ha detto: “Sono positivo al Covid, ti infetto così possiamo fare la quarantena insieme”. A causa di questa sua incoscienza e leggerezza sono stata ricoverata in terapia intensiva all'ospedale Silvestrini». Non contento, sempre secondo la testimonianza della donna, una volta uscita dall'ospedale la 53enne se lo ritrovò a casa «con fare aggressivo» tanto da essere costretta a chiamare la polizia.
Polizia a cui, insieme ai carabinieri, la donna si è rivolta più volte proprio per i continui appostamenti del 49enne.

Arrivato a entrare in casa per rubarle 2.500 euro. Non erano però i soldi il suo obiettivo, se non come scusa per poterla rivedere. Tanto che alla minaccia di un'altra denuncia, la donna ha ricevuto un suo messaggio in cui l'ex le diceva «che non aveva senso andare dalla polizia che non me li avrebbero ridati loro i soldi, ma solo lui poteva ridarmeli».

Tutto questo perché la 53enne, dopo l'ennesima lite per la sua assurda gelosia (sfogata anche nei confronti del lavoro della donna, una pittrice) era riuscita a convincerlo che sarebbero usciti insieme. Si è vestita, preparata e una volta fuori dalla porta, l'ha richiusa di colpo a chiave lasciando lui fuori. Un modo ingegnoso per farlo uscire di casa, ma finito con una scenata di calci e pugni contro la porta.
E se non bastasse, agli atti persecutori – che gli erano valsi già un divieto di avvicinamento neanche rispettato – si era aggiunta anche la minaccia di inviare foto intime della donna ai 200 contatti rubati dal suo cellulare. Cellulare, poi, preso in ostaggio prima di una partenza per Dubai se la donna non avesse promesso di tornare con lui una volta rientrata a Perugia. Insomma, abbastanza per uscire fuori di testa e avere paura. Ma la 53enne, un mestiere, due figli e tanto coraggio – eroso solo dalle continue promesse di essere diverso e dalla voglia forse di dare sempre un'altra possibilità alla loro relazione – alla fine lo ha portato in tribunale. E ieri ha vinto la sua battaglia.

LA DENUNCIA
È stato invece denunciato per maltrattamenti in famiglia il 36enne di origini tunisine accusato dalla moglie per la situazione di insofferenza, tra botte e violenze psicologiche, costretta a vivere per la sua eccessiva gelosia. L'uomo è arrivato a impossessarsi del permesso di soggiorno della moglie, rifiutarsi di riconsegnarglielo. Dopo la denuncia alla polizia, gli agenti l'hanno accompagnata in ospedale e hanno preso con il Centro antiviolenza di Perugia che si è immediatamente attivato per aiutare la vittima.

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