Meredith, i fratelli: «Non sapremo
mai cosa è successo quella notte»

Meredith, i fratelli: «Non sapremo mai cosa è successo quella notte»
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Venerdì 31 Gennaio 2014, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 16:55
FIRENZE - Pu essere che non sapremo mai cosa veramente successo quella sera. Ci dobbiamo mettere il cuore in pace.

Così la sorella di Meredith Kercher, Stephanie, in una conferenza stampa convocata a Firenze per commentare la sentenza di condanna ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio della studentessa inglese. In attesa della Cassazione, a cui faranno ricorso i legali dei due ex fidanzati, «siamo ancora in viaggio verso la verità - ha aggiunto - ma possiamo sperare di esserle vicini». «Niente ci riporterà Meredith - ha continuato il fratello Lyle - la cosa migliore che possiamo sperare è portare a conclusione questa vicenda, così tutti potranno andare avanti con la loro vita». «La sentenza è un passo verso la verità - ha confermato Stephanie -, ma ancora non è stata scritta la parola fine a questa storia. E nessuno farà tornare Mez accanto a noi».

Un pensiero anche a Raffaele ma soprattutto ad Amanda, condannati a 25 e 28 anni e mezzo. «Per noi sarà difficile incontrare qualcuno prima che la sentenza sia definitiva», ha spiegato infatti Stephanie parlando della possibilità di incontrare l'americana che ha detto di aver mandato una lettera ai Kercher. «Non abbiamo ricevuto alcuna lettera. Mi hanno detto che c'è ma non voglio comunque leggerla. Non ne ho bisogno», ha chiuso la sorella di Mez, assistita dagli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna.

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