Mercato settimanale, una signora cade e finisce al pronto soccorso.
Gli ambulanti: «Qui non ci sono le condizioni per lavorare».

Mercato settimanale, una signora cade e finisce al pronto soccorso. Gli ambulanti: «Qui non ci sono le condizioni per lavorare».
di Aurora Provantini
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 14:20 - Ultimo aggiornamento: 14:23

TERNI - Stremati e infuriati, i 106 ambulanti del mercato settimanale del mercoledì restano allo Staino.  Pensavano di poter traslocare in centro proprio oggi, 20 gennaio 2021, invece il Comune di Terni li invita a scegliere le postazioni in base ad una nuova graduatoria ed in considerazione di una planimetria che collocherà i banchi del settore alimentare nel parcheggio asfaltato e gli altri nell’area sterrata. Già, perché uno dei problemi dello Staino è il terreno «inadeguato ad ospitare un mercato» – a detta di tutti, operatori e cittadini. Nella prima mattinata di ieri una signora è caduta ed è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni. Sul posto è intervenuta la polizia municipale. Il mercatino del mercoledì si è svolto comunque, tra lo sconforto dei venditori ambulanti che speravano nell’agognato trasloco. «Dal Foro Boario ci hanno spostati allo Staino a fine giugno – spiega Mauro Fortini, presidente provinciale della Federazione italiana venditori ambulanti di Confcommercio  – e da qui dovevamo trasferirci tra piazza Ridolfi e largo Frankl ad inizio dicembre, solo che il Comune di Terni congela la decisione di spostarci in centro a causa della ripresa dei contagi». «Sì però ad Orvieto, in piena pandemia, il mercato è stato riportato in centro comunque, perché qui no?» – obietta Nadia, vicina di posto di Mauro. Il ritardo del trasloco sta facendo preoccupare gli ambulanti ternani: «Temiamo che ci lasceranno qui, altrimenti che senso avrebbe farci scegliere i posteggi oggi?» «Se il mercato settimanale dovesse restare allo Staino morirebbe - sentenzia Fortini - vanificando tutti i sacrifici fatti fino ad ora». Ricordiamoli: con il trasferimento dal Foro Boario si è perso il 70% degli incassi e nelle giornate di pioggia molti banchi devono essere smantellati perché il terreno si riempie di pozze d’acqua.

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