Scartata, ma con riserva, l'opzione Stadio, nell'area a ridosso della curva San Martino. In questo caso il problema sono i parcheggi e la vicinanza con la piscina comunale. Anche l'idea di Largo Frankl si è dovuta scontrare con le difficoltà oggettive spiegate dai tecnici: la pavimentazione di pregio e la tenuta del solaio. Questi i limiti che difficilmente potranno essere superati.
Nel corso della riunione è stata affrontata anche un'altra soluzione, quella di chiudere una strada per una volta a settimana. Anche in questo caso non mancano le difficoltà. Si è parlato di via Borsi, ma la presenza in questo tratto di strada di numerosi garage potrebbe creare non pochi problemi con i residenti. L'opzione via Carducci è stata stoppata sul nascere, per evitare di congestionare il traffico su via Battisti, è stato spiegato. Corso del Popolo, invece, è apparsa una scelta troppo azzardata. In generale, comunque, chiudere una strada vuol dire organizzare, di volta in volta, un piano sicurezza, che costa 2.500 euro. Cifra che moltiplicata per le 52 settimane di un anno fanno una tombola per un Comune in dissesto.
La Passeggiata è rimasta così l'unica alternativa praticabile. Parcheggi a disposizione, nessuno stravolgimento della viabilità e niente piano della sicurezza da fare. Ma si tratta di un parco vincolato dalla Soprintendenza. E non solo. Per anni il centrodestra si è battuto contro l'utilizzo del parco per la festa dell'Unità. Ora che è al governo della città, utilizzarlo per il mercatino del mercoledì è una bella contraddizione da spiegare al proprio elettorato.
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