Giornata della Memoria, ecco le iniziative nel Ternano

Giornata della Memoria, ecco le iniziative nel Ternano
di Francesca Tomassini
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Martedì 26 Gennaio 2021, 23:20 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 01:20

Oggi Giornata della Memoria. Per non dimenticare gli orrori della guerra e del nazismo, per ricordare chi ha pagato un prezzo incalcolabile in termini di sofferenze e soprusi, per onorare chi non potrà mai essere risarcito della propria umanità sacrificata sull'altare dell'ideologia. Quest'anno, a causa della pandemia in corso e delle restrizioni anti covid-19 istituzioni e associazioni celebreranno questa giornata in forma ridotta. A questo proposito, per evitare qualsiasi occasione di assembramento, il Prefetto di Terni Dario Sensi ha deciso di recarsi personalmente nei vari comuni della Provincia per la consegna delle medaglie d'onore.

Il primo appuntamento sarà a Narni, alle 10,30 nella sala del Consiglio comunale dove si svolgerà la cerimonia di conferimento della medaglia d’onore concessa ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto.

L’iniziativa sarà anche l’occasione per ricordare la memoria di due cittadini narnesi, Demo Filiberti e Bruno Gentili. L'evento, nel rispetto delle disposizioni vigenti per il contenimento dell’emergenza sanitaria, non sarà aperto al pubblico ma potrà essere seguito in diretta streaming.

Alle 11,30 Sensi sarà ad Amelia, dove nella sala consiliare, dove, alla presenza della sindaca Laura Pernazza, consegnerà altre due medaglie d'onore al figlio del soldato Olivo Varazzi e al nipote del soldato Luigi Alberici, entrambi internati nei campi in Germania.

In occasione di questa giornata Massimo Manini, Cristina Caldani e Antonio Fresa, in collaborazione con Athanor Eventi, Piccoli Trasporti Teatrali, Spazio fabbrica, promuovono il progetto Radio Ventisette – Voci della Memoria un progetto social, un gruppo Facebook pubblico, aperto a chiunque voglia iscriversi e dare il suo contributo, esclusivamente con la propria voce. "In questo periodo in cui i corpi sono i grandi assenti - spiegano- e la nostra relazione si deve servire della voce come ponte fra gli uomini. La condizione che stiamo vivendo ci obbliga a stare a distanza e a far giungere gli uni agli altri le nostre voci per essere testimoni della memoria. Per ragioni anagrafiche i testimoni diretti della Shoah stanno scomparendo. Il nostro compito è dunque farci memoria della memoria".

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