Maxi bolletta dell'acqua, Bandecchi rilancia:
«All'Olimpico spenderei 15mila euro, qui 40mila»

Maxi bolletta dell'acqua, Bandecchi rilancia: «All'Olimpico spenderei 15mila euro, qui 40mila»
di Riccardo Marcelli
2 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Giugno 2020, 08:13

Stefano Bandecchi non frena ma rilancia. Come al solito su Instagram. Il motivo del contendere è la bolletta salata di acqua e luce che l’amministrazione comunale pretende per lo stadio Libero Liberati e che ha fatto dire al presidente di voler giocare a Perugia. Così all’indomani della pubblicazione della polemica, il presidente non ci pensa due volte a confermare quanto denunciato, confermando anche il suo rammarico per essere utilizzato a corrente alternata. "Ha fatto scalpore il titolo di un giornale (Il Messaggero ndr), ma è la verità. Alla stadio ci si va per giocare. Tutti vogliono vedere il calcio. Se è tutto così importante, anche ai tempi del Covid, anche la bolletta deve essere adeguata ed avere un costo sociale". Nella denuncia di ieri, il presidente aveva sottolineato come fosse ridicolo assegnare alla Ternana un ruolo sociale quando fa comodo ed essere trattati a sfregio quando c’è da pagare le bollette. "Con un contratto regolare spenderei al massimo 40 mila euro. La Ternana non è forse un servizio pubblico? Allo stadio ci facciamo le partite e siamo un calmiere sociale. Se non si risolve questa cosa chiederò alla Federazione di giocare a Perugia, o a Rieti o a Gubbio. Dove non do fastidio". Una provocazione che chiaramente ha innescato le reazioni dei tifosi, la maggior parte dei quali hanno sostenuto il presidente nella formulazione della propria tesi.
Anche il parlamentare Raffaele Nevi è intervenuto sulla vicenda auspicando in un post "che Ternana e Comune possano trovare il modo di risolvere la questione perché un presidente come Bandecchi è un'opportunità per Terni e solo dalla collaborazione possono nascere progetti di sviluppo e buoni investimenti per la città e anche per l'imprenditore". E Bandecchi non avrebbe sparato a caso le sue cartucce. Per giocare all’Olimpico, infatti, occorrerebbero 15 mila euro, mentre per il Renato Curi il Comune si accolla parecchi costi per sostenere appunto la società di calcio. Insomma dopo una patata bollente che dovrà essere cucinata nel rispetto delle regole e del buon senso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA