Maturità in carcere, detenuti tutti promossi: «E ora ci iscriviamo a Scienze dell'investigazione»

La facoltà di Scienze dell'Investigazione
di Lucilla Piccioni
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Domenica 21 Giugno 2020, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 10:26

TERNI Il candidato ha appena concluso il colloquio per l’esame di maturità. «Non mi sono mai sentito così emozionato, neanche davanti al giudice», confessa ai professori della commissione istituita all’interno della casa circondariale di vocabolo Sabbione. Nella stessa quinta classe della sezione manutenzione e assistenza tecnica dell’Ipsia Pertini, altri dieci studenti. Tutti gli undici candidati hanno superato l’esame, nessuno ha preso il diploma con il minimo dei voti, il più scarso l’ha superato con 66, tre hanno guadagnato una valutazione superiore a 90: un 97 ed un 95, un 96. Gli altri hanno superato la prova ottenendo una votazione tra 66 e 81.
«Noi professori che insegniamo in carcere non siamo stati sopresi dalla preparazione dei candidati - racconta Giorgio Laurenti vice preside dell’Ipsia Pertini – lavorando fianco a fianco per anni notiamo i cambiamenti, i miglioramenti, ad essere sorpresa la commissaria esterna che non si aspettava una preparazione così’ strutturata anche nelle materie curriculari. Chi decide di prendere un diploma in carcere lo fa in piena consapevolezza dell’importanza del titolo di studio, è un investimento per il loro futuro. L’impegno quindi c’è».

Gli indici candidati che hanno sostenuto la maturità a vocabolo Sabbione appartengono alla media ed alta sicurezza, il più anziano di loro ha 56 anni, il più giovane 29. Il colloquio d’esame è partito da argomentazioni tecniche: manutenzione di apparati industriali, energia eolica, manutenzione dei motori delle navi. «Le domande su cittadinanza e costituzione non li hanno messi a disagio, hanno seguito tutti il corso organizzato on line organizzato all’interno delle carceri italiane dal giudice della corte costituzionale Giancarlo Coraggio», nota il vice preside Laurenti. E arrivato poi il momento di parlare delle esperienze di alternanza scuola lavoro. E qui sono entrate in gioco le attività che i detenuti-studenti hanno svolto all’interno della casa circondariale c’è chi si è interessato dell’amministrazione degli ordini per il cibo, chi delle pulizie, chi ha curato piccoli problemi dell’impianto elettrico. Anche se la maturità a vocabolo Sabbione si è svolta all’interno della struttura di via delle Campore per un allievo c’è stato bisogno del collegamento on line. Perché nel frattempo il detenuto ha avuto gli arresti domiciliari e quindi non era più in carcere. Un sessione speciale che ha fruttato 75 come voto finale. Per cinque studenti gli studi proseguiranno con l'iscrizione all'università. «Ci iscriveremo a Economia e Scienze dell'Investigazione», dicono. Da ladri a guardie imparando la lezione della vita dietro le sbarre. 

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