Così la mascherina diventa un oggetto fashion

Così la mascherina diventa un oggetto fashion
di Cristiana Mapelli
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Venerdì 24 Aprile 2020, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 16:00
PERUGIA - Sulle passerelle dell’alta moda si pensa a far sfilare le modelle con la mascherina. 
L’idea, infatti, è quella che il dispositivo facciale di sicurezza farà parte della nostra quotidianità per ancora diversi mesi. Perché quindi non vedere la mascherina come un vero e proprio accessorio di stile, al pari di borse griffate, gioielli e cappelli? Un modo per alleggerire le preoccupazioni dovute dal diffondersi del coronavirus, senza rinunciare a sentirsi sempre alla moda. 
A Perugia la mascherina è già il trend del momento. In via della Pallotta, nel tempo del vintage, l’imprenditrice del fashion Ilenia Votini è già al lavoro su una nuova idea che a brevissimo lancerà a Miami: mascherine che si abbinano ai nuovi modelli che fanno parte della capsule che porta il suo nome. 
Tinta unita, fantasie floreali, colori primaverili: neanche a dirlo i tessuti sono di prima scelta e provengono da scarti di alta gamma. 
«La paura per questa emergenza è tanta – spiega Ilenia Votini -, ma il mondo non si ferma. Ho cercato di utilizzare il tempo a disposizione in questi giorni di chiusura del negozio in un’opportunità per pensare al futuro».
Arriva, invece, da Spoleto l’idea di stile dedicato in particolar modo all’uomo: la mascherina coordinata alla camicia .
«Dal 1996 realizziamo camice su misura – spiega Loretta Bastioli della Rocca dei Perugini a Spoleto - . Oramai vicini alla fase 2, grazie alle quattro professioniste che lavorano nel laboratorio sartoriale a cui ci appoggiamo, abbiamo pensato fosse il momento giusto per proporre qualcosa in più alla nostra clientela«. L’idea è ovviamente quella di proporre una mascherina realizzata con tessuti di camicia e personalizzabili, ad esempio, con le proprie iniziali. In molti ci hanno chiesto di inserire la bandierina dell’Italia. 
«Un tocco ancora più fashion – concludono da Spoleto - se coordinata alla camicia sartoriale fatta su misura». 
Anche Lorena Antoniazzi, brand umbro del cashmere made in Italy, come molti altri brand del settore, ha avviato la produzione di mascherine. Le prime sono state destinate alle redazioni giornalistiche del territorio regionale, poco prima che la divisione produttiva dell’azienda interrompesse la produzione come previsto dal recente Dpcm del 22 marzo.
Le mascherine, ottenute da materiali in stock, sono composte da due strati di cotone stretch e da una imbottitura intermedia, con funzioni filtranti, di tessuto non tessuto.
Tra gli altri brand della moda impegnati alla lotta contro il coronavirus anche Prada che ha deciso di riconvertire il proprio stabilimento di Torgiano per la produzione di dispositivi di protezione individuale e camici al personale sanitario dell’ospedale. Gli articoli sono prodotti internamente nell'unico stabilimento del Gruppo, Prada Montone, rimasto operativo a questo scopo e da una rete di fornitori esterni sul territorio italiano.
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