Perugia, Maria muore a 17 anni in ospedale: era ricoverata per febbre e mal di gola. L'autopsia: forse vittima di un violento virus influenzale

Il post del padre: «Era vaccinata, negativa al test del Covid e non aveva malattie pregresse»

Perugia, Maria muore a 17 anni in ospedale: era ricoverata da 36 ore per febbre e mal di gola. La famiglia: «Vogliamo chiarezza»
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Giovedì 31 Marzo 2022, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 16:55

PERUGIA - Un giallo cui l'autopsia dovrà iniziare a dare le prime spiegazioni, perché c'è una famiglia devastata dal dolore che ha visto perdere una figlia di appena 17 anni: è la tragedia di Maria Elia, morta nel pomeriggio di domenica scorsa nel reparto di Rianimazione dopo essere stata ricoverata all'ospedale Santa Maria della Misericordia 36 ore prima. 

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Ricoverata per febbre e mal di gola, muore dopo 36 ore in ospedale

La ragazza, residente a Balanzano, era andata in ospedale a seguito di febbre e mal di gola.

Dopo la morte era stato disposto un esame autoptico per lunedì, ma la denuncia presentata dai genitori ai carabinieri di Marsciano ha bloccato l'autopsia con la procura che l'ha poi disposta per la giornata di oggi, 31 marzo. Al momento, secondo quanto si apprende, è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.

Le risultanze dell'autopsia

Gli esiti del lunghissimo esame autoptico, durato diverse ore, secondo quanto si apprende sono ancora in fase di completamento ma una delle principali ipotesi è che Maria possa essere stata vittima di un virus influenzale particolarmente violento anche se è stato escluso il Covid. Di certo c'è che, dopo l'arrivo in ospedale in condizioni critiche nella tarda serata di venerdì, la ragazza è approdata alla sala rossa del pronto soccorso (dove vengono trattati i casi più gravi) e subito intubata e portata in Rianimazione, dove il personale medico sanitario ha svolto tutti gli accertamenti del caso e nei tempi rapidi che la gravità delle condizioni della ragazza imponevano.

Il post del padre

«Sono cosciente di aver intrapreso un percorso lungo, tortuoso ed oneroso... ma voglio la verità per Maria. Non vi chiedo fiori ma di sostenere e contribuire insieme a me per la causa, con una donazione libera e volontaria»: questo ha scritto papà Gennaro sul proprio profilo facebook, indicando anche il link per il crowfounding online che in poche ore ha raggiunto già 1.500 euro. 

»Maria è arrivata in ospedale con qualche linea di febbre e mal di gola; era risultata negativa al coronavirus 2019-nCoV in fase triage del medesimo nosocomio, aveva anche completato il ciclo vaccinale anti-Covid e soprattutto non aveva malattie pregresse. Perciò è stato deciso di sporre denuncia aprendo un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti ed è in attesa che venga fissato lo svolgimento dell’esame autoptico dal momento che si è già proceduto al sequestro della salma - continua Gennaro Elia -. Travolti da questa tragedia che si è consumata in meno di due giorni, vogliamo solo chiarezza e non puntano il dito contro nessuno ma è chiaramente legittimo voler capire cosa ha provocato la morte della loro figlia: vogliono solo sapere la verità e, se questa porterà alla luce responsabilità da parte di qualcuno, pretendono giustizia».

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