Spogliatoio esploso per la fuga di gas, c'è l’inchiesta

Gli effetti dell'esplosione a Casenuove di Magione
di Selenio Canestrelli
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Domenica 14 Novembre 2021, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 11:52

MAGIONE Stava per iniziare la partita della Nazionale, così in molti finito l’allenamento hanno velocizzato la doccia e limitato al minimo le chiacchiere nello spogliatoio: una circostanza che potrebbe aver positivamente compensato l’altra, assolutamente imprevedibile, di uno scoppio improvviso con tanto di crollo di uno spogliatoio. Al momento dello scoppio, infatti, soltanto tre persone erano presenti nella porzione interessata dell’impianto di Casenuove in cui si allenano la Fortitudo Magione (calcio a 11 in Seconda categoria e calcio a 7) e le giovanili di rugby.
Di certo c’è che, inevitabile, è partita l’inchiesta della procura. Secondo quanto si apprende, il sostituto procuratore Mario Formisano aprirà un fascicolo per individuare eventuali responsabilità, di natura colposa, circa lo scoppio. Gli accertamenti da parte dei vigili del fuoco sono ancora in corso. Intanto i carabinieri hanno transennato l’area in attesa che dalla procura arrivino tutte le indicazioni del caso.
Il giorno dopo l’esplosione di venerdì sera, a Magione non si è fatto altro che parlare di fortuna nella sfortuna, visto che l’impianto sportivo è da sempre frequentato da decine di atleti tra allenamenti di calcio e di rugby. «La cosa fondamentale - ripetono tutti con un sospiro di sollievo - è che i tre feriti fortunatamente non abbiano avuto conseguenze gravi». È ancora ricoverato nella struttura complessa di Dermatologia, diretta dal professor Luca Stingeni, l’uomo di 50 anni (un allenatore di rugby) che è stato trasportato all’ospedale di Perugia per ustioni riportate nell’esplosione, mentre il 34enne, con policontusioni, è stato ricoverato in Osservazione breve intensiva. Dimesso, invece, il giovane di 26 anni che ha riportato qualche escoriazione, con una prognosi di circa 15 giorni. Entrambi sono calciatori della Fortitudo.
Nella giornata di ieri molti sono stati i messaggi di vicinanza da parte di alcune società sportive, con la stessa Fortitudo che parla di «un duro colpo per tutti noi e per la comunità. Ringraziamo le autorità, tra cui il sindaco Giacomo Chiodini, i carabinieri e i vigili del fuoco, per il pronto intervento. Ora il nostro più grande abbraccio e la nostra vicinanza vanno ai ragazzi ricoverati. Vi aspettiamo presto ragazzi».
Solidarietà è stata espressa anche dagli atleti del Rugby Perugia Junior. Il sindaco Chiodini pensa al futuro delle squadre sia di calcio che di rugby. In attesa di sapere se i campi saranno resi indisponibili a causa della vicenda «si evidenzia il problema su come ricollocare gli atleti - dice - visto che le strutture sportive del territorio non sono sufficienti a ospitare eventualmente le squadre della Fortitudo, considerando che gli impianti sportivi di Casenuove sono per ora interessati da interventi e cantieri.

Studieremo delle alternative per non fermare le aspettative degli sportivi».

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