«Per le donazioni di sangue è stato un mese particolare – spiega il presidente Roberto Taborchi – con un andamento inquadrato nel difficile momento che stiamo vivendo. Tra fine febbraio ed inizio marzo i primi sviluppi del virus hanno intimorito i donatori, con un conseguente pericoloso calo verticale in tutta Italia. I conseguenti appelli di Avis e dei mass media, oltre che del capo della Protezione civile Angelo Borrelli, hanno riportato tranquillità e dato garanzie sulla sicurezza dei Centri di raccolta; la successiva grande risposta solidale ha permesso di recuperare il terreno perduto, prima dello stabilizzarsi della situazione. Le limitazioni alla mobilità introdotte dai decreti governativi per contrastare l’emergenza non hanno interessato e non coinvolgono lo spostamento per effettuare la donazione, considerata come motivo di necessità: è nato da qui l’hashtag #escosoloperdonare, che si è rapidamente diffuso sui Social e che utilizziamo quotidianamente anche sulle nostre pagine Facebook ed Instagram».
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