«Ho saputo, e il primo pensiero è che davvero non potrebbe esserci distanza maggiore tra Paolo e questa scritta» è il commento a caldo del fratello Stefano, ex assessore regionale. «La concezione di Paolo era “abbracciare il cosmo” figuriamoci se avrebbe potuto concepire un mondo fatto di confini e dogane». Il riferimento della scritta è ai fatti di Macerata di sabato mattina, alla follia dei sei immigrati feriti a colpi di pistola dal ventottenne che ha terrorizzato il centro storico sparando dalla propria auto in varie vie cittadine per vendicare, secondo quanto raccontato ai carabinieri, la morte di una giovane sempre a Macerata qualche giorno prima e per cui è in galera un immigrato africano.
Servizio integrale in edicola lunedì 5 febbraio 2018 Il Messaggero Umbria
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