Lugnano in Teverina e Montecastrilli, arriva l'imposta di soggiorno. L'incasso sarà investito nel miglioramento dei servizi turistici

Lugnano in Teverina e Montecastrilli, arriva l'imposta di soggiorno. L'incasso sarà investito nel miglioramento dei servizi turistici
di Francesca Tomassini
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 07:17

LUGNANO IN TEVERINA A Lugnano, primo comune in tutto l'amerino, è arrivata l'imposta di soggiorno. Dal 1 giugno 2023, tutti i non residenti che alloggiano nelle strutture ricettive del territorio comunale, devono corrispondere un importo pari a un euro al giorno per i primi tre giorni consecutivi di permanenza. «Dai dati - commenta il vice sindaco Alessandro Dimiziani - pensiamo che potremmo arrivare intorno ai cinquemila euro. Come abbiamo specificato, li utilizzeremo per rifare o migliorare la segnaletica turistica per la manutenzione e recupero, nonché fruizione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali del territorio comunale e dei relativi servizi pubblici locali». Una linea quella lugnanese, che stanno abbracciando anche i comuni limitrofi. Come per esempio Montecastrilli dove il consiglio ha già approvato la delibera. «Abbiamo deciso di introdurre l'imposta - spiega il sindaco Riccardo Aquilini - per diversi motivi. Fra questi, il riconoscimento di Montecastrilli come comune turistico dal 2012 (presupposto per l'introduzione del regolamento ndr) e i dati di permanenza molto alti. Oltre 12 giorni per gli stranieri e quasi 5 per gli italiani. Poi l'aumento del numero dei posti letto, dai circa 180 nel 2021 con 954 ingressi, ai quasi 250 del 2023, le peculiarità del nostro territorio, caratterizzato principalmente da un turismo slow, e il fatto che la Regione Umbria ad oggi è la seconda regione italiana per turismo culturale. Ogni centesimo degli introiti sarà re-investito per migliorare l'offerta turistica e in generale, prevedere la tassa di soggiorno è un modo per dire che il nostro comune fa turismo». Sul tema è intervenuta anche l'associazione Amelia in Umbria che riunisce molte delle strutture ricettive che lavorano in tutto il comprensorio amerino. «Qualche tempo fa - spiega il presidente - su questo tema era stata fatta una riunione con l'amministrazione lugnanese. Diciamo che come associazione non ci siamo mostrati contrari ma al tempo stesso abbiamo proposto di fare un ragionamento sui numeri effettivi di presenze e di conseguenza su quanto budget il comune potesse alla fine contare. Forse, sotto a determinati importi, potrebbe non valerne la pena e anzi la tassa potrebbe fungere da discriminante per quelle strutture che operano nei comuni che l'hanno adottata. Sempre durante quella riunione, avevamo proposto di allargare il ragionamento anche alle manifestazioni storiche di cui il territorio è ricco, magari con una cifra simbolica di cinquanta centesimi, e comunque di prendere una decisione corale, proprio per non discriminare chi opera in un comune piuttosto che in un altro». Secondo quanto indicato nella delibera lugnanese, a Montecastrilli tariffe e tempistiche sono ancora allo studio, dal pagamento dell'imposta sono esenti i minori di sedici anni e i soggetti che assistono degenti ricoverati nelle strutture sanitarie del territorio, lavoratori. Se sull'opportunità della decisione c'è una sorta di vigile attesa da parte degli operatori del settore, sulle tempistiche per l'entrata in vigore del regolamento a Lugnano c'è dissenso. «Il problema - chiude il presidente dell'associazione - è che le strutture e i tour operator prendono accordi da un anno all'altro. Nel caso specifico, l'entrata in vigore della tassa a Lugnano dal 1 giugno potrebbe creare problemi perchè gli accordi presi per il 2023 sicuramente non l'avevano inclusa». Francesca Tomassini

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