Gli umbri e i giochi: il Gratta e Vinci è il prefetito ma il Lotto tiene

Una vincita con il Gratta e Vinci a Cannara degli anni scorsi
di Selenio Canestrelli
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Sabato 7 Gennaio 2023, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 10:15

Gli umbri tornano a scommettere con la Lotteria Italia che fa da cartina tornasole per le puntate che, nel corso del 2022, sembrano in netto aumento sui giochi tradizionali, primi tra tutti Lotto e Gratta e vinci. Basta vedere gli incassi per entrate del bilancio dello Stato da Lotto, lotterie ed altre attività di gioco negli ultimi undici mesi dello scorso anno: solo per il gioco del Lotto i proventi avrebbero toccato quota oltre 15 milioni di euro (1,3 miliardi di euro a livello nazionale), mentre per alcune tipologie di gioco le scommesse avrebbero toccato oltre 6 milioni di euro tutti incassati dallo Stato. In linea generale si sarebbe tornati alle cifre di pre-pandemia. Intanto, dai dati ufficiali emerge che rimangono sostanzialmente stabili le vendite della Lotteria Italia 2022 in Umbria, fa sapere Agipronews «dove sono stati staccati 120.120 biglietti, lo 0,6% in meno rispetto allo scorso anno. La provincia di Perugia rimane davanti nella classifica delle vendite, con 63.900 tagliandi, in calo dell'1,7%. Ancora più netto il dato di Terni, con 56.220 biglietti e un incremento dello 0,6% rispetto alla passata edizione: numeri che confermano il legame degli italiani con questo gioco così tradizionale a cui l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha legato, dallo scorso anno, il progetto "Disegniamo la fortuna", un concorso dedicato agli artisti con disabilità che hanno realizzato le 12 opere rappresentate sui biglietti della Lotteria Italia». Ma ecco dove gli umbri puntano il denaro per cercare di sperare sulla buona sorte per un ritorno economico grazie alla Dea Bendata. In base all’ultimo Rapporto della Regione sul gioco d’azzardo si scopre che in Umbria, dopo un picco nel 2016 di 1.099 milioni di euro riversati nel gioco a scommessa, «si è avuto fino al 2019 un graduale costante decremento delle somme investite; nel 2020, in corrispondenza con la pandemia e con la chiusura dei locali da gioco, si è verificata una drastica diminuzione, e la raccolta si è limitata a 554 milioni di euro. Infatti, le chiusure del gioco fisico hanno alimentato ulteriormente il gioco a distanza, modalità comunque in ascesa da diversi anni. Nel 2020 si è assistito pertanto ad un temporaneo sorpasso: la raccolta online è stata pari a 49,2 miliardi di euro (+35% rispetto al 2019), il 55,7% delle giocate complessive in Italia. Per quanto riguarda la tipologia di raccolta online, ad incidere maggiormente sull’aumento complessivo della rete telematica sono i Giochi di carte e giochi di sorte a quota fissa, oltre due terzi della raccolta totale online. In aumento anche il Poker Cash e i giochi a base sportiva». Dagli ultimi dati disponibili riguardo alla prevalenza del gioco nella popolazione dai 18 agli 84 anni (desunti dalla rilevazione Gaps Umbria-Gambling Adult Population Survey 2019) tra chi ha giocato nel corso dell’ultimo anno, i giochi più praticati sono stati il Gratta e vinci (80%), preferito soprattutto dal genere femminile e dalla fascia di età 45-64 anni, seguito da Superenalotto (44%), Lotto (30%) e scommesse sportive (20%), praticate soprattutto dal genere maschile. Per il gioco fisico le prevalenze più alte di gioco si sono registrate nel distretto dell’Assisano e per il gioco negli ultimi 12 mesi a Orvieto e Terni; riguardo al gioco online, le prevalenze più elevate si sono riscontrano nel territorio dell’Alto Chiascio e in linea generale hanno frequentato prevalentemente luoghi quali bar, tabacchi e ricevitorie (64%), casa propria o di amici (17%) e le sale scommesse (11%).

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