Lombardini (Pd): "La sfida di Arvedi oltre il confine industriale: energia e infrastrutture al centro della riflessione politica regionale"

Lombardini (Pd): "La sfida di Arvedi oltre il confine industriale: energia e infrastrutture al centro della riflessione politica regionale"
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Venerdì 15 Aprile 2022, 20:46

“Quella lanciata da Arvedi è una sfida che l'Umbria deve raccogliere, perchè è una suggestione che supera il confine industriale e si lega ad un rilancio ambizioso in materia ambientale, sociale e culturale". Ne è convinto Daniele Lombardini, responsabile Lavoro del Pd Umbria secondo cui sono i punti che dovranno essere al centro della riflessione politica regionale: energia e infrastrutture.
''La questione Ast - prosegue Lombardini - e il sostegno al processo di decarbonizzazione del Paese -  con lo sforzo teso ad individuare modalità "pulite" per alimentare l'azienda e la produzione di idrogeno verde  - sdogana definitivamente la discussione relativa ad un piano energetico regionale che sappia quantificare il fabbisogno umbro, abbia l'ambizione e la forza di inserirsi  nelle dinamiche nazionali ed europee e avvii in tal senso rapporti di collaborazione con le regioni vicine. Diverse sono infatti, nel silenzio della giunta Tesei le aziende umbre, grandi e piccole, che già stanno da tempo lavorando a singhiozzo per il costo dell'energia. E il conflitto in Ucraina concorre a determinare criticità e cambiamenti per i quali anche un territorio come il nostro deve saper trovare strategie di sopravvivenza e riorganizzazione".
Il responsabile Lavoro del Pd Umbria osserva che il bisogno di programmazione, convergenze e alleanze riguarda anche le infrastrutture: dalle direttrici che congiungono l’Umbria ai porti del Tirreno e dell’Adriatico a una tempistica affidabile sulla Orte-Falconara-Ancona; da un' alta velocità realmente fruibile a un sistema ferroviario adeguato ad una movimentazione dei manufatti fra Terni e Spoleto; dal completamento della Terni-Orte-Civitavecchia a una E45 che non riversi in uno stato di perenne manutenzione; da un ruolo definito delle piastre logistiche al completamento della bretella di San Carlo.
"E' evidente - aggiunge Daniele Lombardini - che sarà necessario uno sforzo da parte del Governo, della Regione e delle Istituzioni locali, già a partire dall'Accordo di Programma,  in materia di "snellimento burocratico"  di iter autorizzativi e concessioni. Allo stesso tempo non meno importante sarà l'individuazione di risorse nel Pnrr per non perdere il traino degli investimenti messi sul piatto da Arvedi. Uno su tutti dal forte significato simbolico: il riavvio della produzione del lamierino magnetico, simbolo della transizione sostenibile e di una stagione di lotte delle amministrazioni di centrosinistra contro la chiusura del magnetico".
In conclusione Daniele Lombardini sottolinea che: "se le premesse al piano industriale sono state incoraggianti, con l'aumento dei turni a caldo e la stabilizzazione degli interinali, alta deve rimanere l'attenzione sui livelli occupazionali diretti e dell'indotto. Perché lo sviluppo di un territorio passa sempre attraverso quantità e qualità del lavoro delle persone che lo vivono".

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