Terni fuori dalla Lega
sale il malcontento
ma a settembre si recupera

Sostenitori della Lega al comitato di Latini
di Sergio Capotosti
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Venerdì 31 Agosto 2018, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 10:50
Una Lega a due velocità. Quella che vince a Terni e porta il primo sindaco leghista alla guida della seconda città dell'Umbria, Terni,  e l'altra, quella che fa il pieno di posti nella segreteria regionale del Carroccio,  senza riservare alla città dell'acciaio nemmeno un rappresentante nella plancia di comando del partito, guidato dal parlamentare Virginio Caparvi. Una Lega già “peruginocentrica” che getta al vento la territorialità, da sempre elemento di forza del Carroccio. Di questo già parlano i ternani, sensibilissimi ai derby con Perugia. Basta scorrere i nomi dei componenti della nuova segreteria regionale per rendersi conto che l'Umbria del Sud, non solo Terni,  è stata del tutto esclusa. E capire il perché del malcontento. Una svista? Una scelta politica in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, europee il prossimo anno e regionali nel 2020? I pretoriani leghisti di Terni preferiscono non commentare, ma da via Angeloni, sede della Lega a Terni, spiegano che è tutto sotto controllo. "A settembre ci sarà un'integrazione della segreteria con l'ingresso di un rappresentate di Terni". Certo, resta da capire se questa integrazione fosse già stata programmata o è la toppa che viene messa per arginare il malumori che comunque ribollono nella Conca. "La decisone che è stata presa ricalca il modello organizzativo della Lega che in prima battuta assegna compiti ai rappresentati parlamentari" è il politicamente corretto che viene sfoggiato per evitare di lavare in piazza i panni sporchi. Ma le ricostruzioni maliziose non mancano. Come quelle che tirano in ballo le scelte fatte dal sindaco Leonardo Latini nella composizione della Giunta. Scelte che  a Roma non sono state ancora digerite. Lasciare fuori Terni è stato il conto presentato al primo cittadino per la forzatura fatta. Ma come detto si tratta di ricostruzioni maliziose. La verità è che a settembre Terni avrà il suo spazio. Ma nel dubbio il messaggio è arrivato. 
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