Le opere cartografiche del Cinquecento
donate alla città dai Lions
C'è la prima stampa della Cascata

Le opere cartografiche del Cinquecento donate alla città dai Lions C'è la prima stampa della Cascata
di Corso Viola di Campalto
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Giovedì 17 Ottobre 2019, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 19:45
TERNI Il primo appuntamento di Umbrialibri 2019 è quello di sabato 19 ottobre alle ore 17 alla bct di piazza della Repubblica. Quando il club Lions San Gemini Terni De Naharti donerà alla biblioteca e quindi alla città l'opera monumentale di Fabrizio Ronca e Stefano Bifolco. Tre volumi sulla cartografia e topografia italiana del Cinquecento. Dove sono catalogate e descritte 2250 carte geografiche. E tra tutte queste ce n'è anche una rarissima in cui è raffigurata per la prima volta in una stampa del 1570 la Cascata delle Marmore.
Presenteranno l'opera, insieme ai due autori, Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta e il professore Alberto Sorbini, direttore dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea di Perugia. Alla presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura Andrea Giuli e al presidente del club Lions, Loris Antonelli. Poi, ci sarà, la donazione dei tre volumi, che saranno così a disposizione di tutti i cittadini ternani e non solo. Il progetto è nato dalla volontà degli autori di colmare un vuoto editoriale e fornire il primo catalogo ragionato delle opere cartografiche e topografiche prodotte in Italia nel corso del XVI secolo. L'opera non ha precedenti ed è dedicata non solo a studiosi o archivisti, ma anche a tutti gli appassionati che vogliono conoscere la ricchezza e la diversità dell'editoria cartografica italiana. Tra le stampe raccolte, come detto, c'è anche una che raffigura la Cascata delle Mamore: «Credo che sia la prima stampa - raccontano i due autori dell'opera - in cui compare il grande salto. Si tratta in realtà di una stampa che riporta al centro l'itinerario che conduce alla Madonna di Loreto, a destra in alto, sul bordo ornato, è raffigurata la Cascata e nella didascalia sottostante è raccontata la storia del miracolo del cavaliere che riesce ad uscire indenne dal salto grazie all'intervento della Madonna». La carta è conservata in un museo di Firenze. Poi la raccolta delle altre preziose stampe: «Nei tre volumi altre immagini di Terni non se ne trovano - continua Ronca - ma ci sono delle visioni parziali in altre stampe che riguardano il Centro Italia: la Tuscia, il Lazio e le Marche. oppure i fiumi del centro Italia». Per finire l'opera ci sono voluti cinque anni di lavoro: «Alcune carte - concludono gli autori- le abbiamo trovate dopo tante e tante ricerche, altre di cui conoscevamo l'esistenza, non erano là dove ci era stato detto. Altre volte invece abbiamo avuto fortuna e tra mille fogli sciolti abbiamo trovato carte cinquecentesche dell'Italia». L'opera prodotta in 350 copie numerate e già vendute a decine di biblioteche internazionali come la biblioteca della Columbia University di New York o quella nazionale di Edimburgo. Ma anche alla biblioteca dell'Università della Sorbonne di Parigi, quella dell'arte del libro di Washington e alla libreria nazionale dell'Australia, E tante altre in tutto il mondo.
 
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