Le francesi Glion e Les Roches si
gemellano con l'Università ad Assisi

Le francesi Glion e Les Roches si gemellano con l'Università ad Assisi
di Michele Bellucci
3 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Dicembre 2019, 09:05
La formazione in ambito turistico fa un altro importante passo avanti, portando l’Umbria ancora più in alto nell’elenco delle realtà che puntano sull’economia di questo settore. Il corso di laurea in Economia del turismo di Assisi dell’Università di Perugia ha siglato un protocollo d’intesa con le due prestigiose Università svizzere di “Les Roches” e “Glion”, scuole internazionali di specializzazione sul turismo che permetteranno agli studenti che si laureranno nella città serafica di accedere ai loro master a prezzi agevolati. Il corso di Assisi diventa quindi punto di riferimento per l’Italia centrale e non solo, con prospettive importanti per l’occupazione: «I protocolli consentiranno, solo ai laureati del corso di Economia del Turismo - spiega la vice presidente di Confindustria Alberghi, Carmela Colaiacovo, che ha fortemente sostenuto l’intesa - di accedere, con percorsi riservati e a tariffe economicamente vantaggiose, ai master di specializzazione per manager del turismo, erogati da queste due scuole di formazione di eccellenza, riconosciute a livello mondiale. In queste Università internazionali la combinazione dello studio accademico e pratico al campus, insieme ad esperienze reali attraverso gli stage retribuiti e una forte motivazione personale, danno agli studenti quell’insieme di competenze necessarie ben mirate. La chiave del successo per loro è rappresentata dalle capacità interpersonali, le cosiddette soft skills, soprattutto se hanno a che fare con una clientela di alto profilo sociale ed economico, in contesti culturali e linguistici differenti; sviluppano un’acuta attenzione al dettaglio, al senso estetico, alla predisposizione a lavorare in team e sotto pressione. Tutte competenze, queste, che si ottengono a Glion o Les Roches».

Un accordo esclusivo per creare posti di lavoro, nel settore dell’ospitalità, quello che realmente è in grado di offrire maggiori opportunità, soprattutto tra le imprese turistiche di lusso, dove la richiesta di figure altamente specializzate con una preparazione e una formazione adeguate è sempre più crescente. Un accordo che rende il corso ancor più attrattivo per l’Italia centrale; partnership fortemente voluta da Confindustria Alberghi d’intesa con il professor Mauro Pagliacci, presidente del corso di laurea che ha sede a Palazzo Bernabei di Assisi. Il settore dell'ospitalità è ormai un datore di lavoro globale, sempre in continua evoluzione che, secondo il World Travel & Tourism Council, fornisce nel mondo un posto su 10. Con un tasso di crescita annua quasi del 4%, l’industria deve affrontare una carenza di competenze che rappresenta un ostacolo per le imprese del settore e che potrebbe minacciare 14 milioni di posti di lavoro entro il 2025. Il bisogno del settore di “talenti educati” si riscontra anche negli alti tassi di Hospitality Management.

Una crescita professionale non indifferente: nonostante la digitalizzazione, i consumatori sembrano apprezzare l’elemento umano durante il processo di transazione. Ai più alti standard del lusso, l’interazione personale è un’aspettativa, e contano il modo in cui il servizio personalizzato viene svolto e la fidelizzazione viene costruita. Considerata la crescita rapida e la volatilità dei mercati globali, i settori del lusso sono sotto una pressione costante per rimanere rilevanti. Fronteggiano la sfida perpetua di creare prodotti e servizi che continuino a ispirare nuova clientela, cercando di rimanere fedeli ai propri valori tradizionali e alla base di consumatori già acquisita. Un bisogno di equilibrio tra accessibilità ed esclusività.
© RIPRODUZIONE RISERVATA