Passerella di via del Cassero chiusa per 5 mesi, Terni si spacca a metà

Passerella di via del Cassero chiusa per 5 mesi, Terni si spacca a metà
di Sergio Capotosti
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Mercoledì 24 Agosto 2022, 08:36

TERNI Un lavoro necessario per la sicurezza, ma che creerà disagi per cinque mesi, in particolare a ciclisti e pedoni che abitualmente attraversano il fiume Nera per raggiungere il centro. Una via vai continuo a tutte le ore della giornata che nel giro di pochi giorni sarà interrotto dall'imminente avvio del cantiere per sistemare la passerella di via Del Cassero. Nei prossimi giorni i tecnici del Comune faranno il punto della situazione con la ditta che dovrà eseguire l'opera, e quella sarà l'occasione per pianificare l'avvio dei lavori. L'apertura del cantiere a Palazzo Spada è data per «imminente», il che vuol dire che le abitudini di migliaia di ternani dovranno cambiare, dal momento che il tragitto non potrà più essere lo stesso. Per chi arriva dalla parte sud della città, quella che si trova dall'altra parte del fiume Nera (San Giovanni e Quartiere Italia in particolare), le alternative non potranno essere che due: ponte Allende o ponte Romano. Ma per i ciclisti quest'ultima alternativa è rischiosa dal momento che non c'è nessuno tratto di pista ciclabile in quel punto, malgrado si tratti di un'opera per certi versi recente. Discorso diverso per ponte Allende dove la pista ciclabile esiste ormai da anni ed è collegata bene con il centro. Insomma, disagi che dovranno essere sopportati per cinque mesi, ma che sono inevitabili. Il Comune infatti deve aggiornare le quote di sicurezza del rischio idraulico, e questo comporta un lavoro che prevede l'innalzamento della passerella. Di fatto la vecchia passerella non sarà demolita ma solo rialzata di qualche metro, quel tanto che basta per raggiungere, appunto, le nuove quote stabilite dall'Autorità di bacino. Così facendo si eviterà che il fiume Nera possa inondare o danneggiare la passarella qualora ci dovesse essere un rischio di esondazione. Un lavoro tecnicamente complesso che nei prossimi giorni entrerà nel vivo, ma che nelle settimane scorse era stato al centro di una polemica sollevata dalla Confartigianato per via della scelta della ditta che eseguirà i lavori.
«Sarebbe bastato accedere all'albo regionale delle imprese per fare in modo di sostenere l'economia locale nel rispetto delle norme», aveva criticato il presidente della Confartigianato Mauro Franceschini. Al contrario, Palazzo Spada decise di prendere la strada della procedura negoziata, ma senza invitare ditte locali, del Ternano per capirci. «Delle gare se ne occupano gli uffici e su questo non ho mai interferito rispetto alle loro valutazioni», aveva tagliato corto l'assessora Bendetta Salvati.
Tra pochi giorni il via al cantiere che spaccherà in due la città.
 

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