Lavoratori della Treofan “fermano” Luigi Di Maio in visita al polo chimico ternano: il Ministro concede una riunione di quasi un’ora. Dopo le elezioni riunione al Mise.

Lo stabilimento della Treofan
di Marcello Guerrieri
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Lunedì 7 Ottobre 2019, 20:48 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 19:21
C’è ora un impegno, anche se risente della campagna elettorale, ma è pur sempre un impegno. Luigi Di Maio, il ministro degli esteri, domenica in visita alla Novamont, eccellenza industriale ternana, è stato fermato sul vialone del compound industriale di Piazzale Donegani, da due dipendenti della Treofan, che hanno chiesto in maniera decisa un incontro immediato dato che quelli ufficiali sembrano ormai latitare, sì da far scendere una cappa di incertezza su oltre cento famiglie ternane. Dopo una qualche incertezza dovuta al cambio del protocollo, Luigi Di Maio ha dato appuntamento ai due lavoratori all’Hotel Michelangelo. Lì, nel primo pomeriggio, per quasi un’ora, il Ministro degli esteri ha spiegato la situazione, ribadendo che la sua azione si svilupperà verso la multinazionale indiana Jindal, che detiene le azioni della società ternana. E per questo alla fine della campagna elettorale, sarà stabilito un incontro al Mise per parlare di Treofan e specificatamente dello stabilimento ternano. I due lavoratori, che sono rimasti sempre con il giubbetto della Treofan durante l’incontro col Ministro degli Esteri, si sono dichiarati molto soddisfatti anche perchè sono riusciti a rimettere in vista il problema che sembrava definitivamente destinato ad un binario morto.
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