TERNI - «E’ la giornata più triste, sportivamente parlando, in diciotto anni di storia». A parlare così è il presidente della Lanini Basket Massimiliano Porcu che pone alla ribalta un tema come quello della promozione sportiva nell’ambito di regole e integrazione. Tre cestiste di origine straniera che con la formazione dell’Under 15 avevano conquistato la possibilità di giocare i playoff dopo aver vinto la fase regionale, sono state estromesse perché secondo il regolamento avrebbero dovuto giocare almeno 14 partite. Causa il Covid non hanno raggiunto questa quota finendo con l’essere discriminate rispetto alle altre compagne di squadre. Estromesse.
Lo sport cerca di promuovere valori come solidarietà e integrazione. Poi ci sono le regole. Che vanno scritte affinché la macchina organizzativa possa mettersi in moto e andare avanti. A volte dovrebbero essere cambiate per far trionfare il buon senso che finirebbero con il confermare magari i valori del codice etico. Non nel caso della Lanini Pink basket, squadra femminile che ha vinto la fase regionale del campionato under 15, accedendo alla possibilità di disputare i playoff.
In Umbria si è svolto un campionato Under 15 a 4 squadre e gli organizzatori si erano adoperati per programmare una doppia fase di andata e ritorno che insieme alle due gare di play off, avrebbero consentito alle atlete straniere di raggiungere le 14 gare minimo indispensabile per partecipare alla fase nazionale.