Francia Lancia, debutto in casa: «Ho realizzato il sogno di recitare a Terni»

Francia Lancia, debutto in casa: «Ho realizzato il sogno di recitare a Terni»
di Lorenzo Pulcioni
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Giovedì 2 Settembre 2021, 01:36 - Ultimo aggiornamento: 18:14

«Nessuno è profeta in patria, sarà per questo che sono emozionatissimo di potermi finalmente esibire nella mia città». Dopo aver girato l'Italia e il mondo con la sua compagnia teatrale, per la prima volta Francesco Lancia si esibisce a Terni. «Sono molto curioso perchè con il pubblico parleremo la stessa lingua» dice. E non è un semplice modo di dire. Lo spettacolo che porterà sul palco dell'Anfiteatro questa sera insieme a I Bugiardini' comincerà proprio con una chiacchierata con il pubblico che servirà per ispirare la storia che verrà letteralmente improvvisata sul palco. «Saremo tre improvvisatori e un musicista, partiremo da una piccola intervista al pubblico e poi nessuno ha idea di cosa può accadere. E' questo il motivo per cui i nostri fan ci vengono a vedere anche dieci volte di seguito».
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rancesco Lancia in questi giorni si divide tra il teatro e l'altra sua grande passione, la radio, con il nuovo programma che partirà lunedì prossimo su Radio Deejay tutti i pomeriggi alle 16.

Con I Bugiardini' negli ultimi dieci anni è stato in Canada, Germania, Stati Uniti e in tutta Italia. «Ma è la prima volta a Terni e sono emozionato perchè lo sognavo da tempo. Ho passato l'ultima settimana a leggere proverbi ternani ai miei colleghi di palcoscenico che sono romani e ci siamo ammazzati dalle risate».

I suoi sketch radiofonici in dialetto sono ormai popolarissimi. Francesco che per motivi di lavoro vive a Roma, resta legatissimo alla sua città d'origine e sogna per Terni un futuro dove la creatività e la cultura possano diventare un motore di sviluppo: «Il teatro è il simbolo dell'attività culturale di ogni città. Mi piacerebbe esibirmi alla riapertura del Teatro Verdi una volta che sarà finita l'opera di riqualificazione. Ci ho passato la mia infanzia, anche se andavo principalmente al cinema. Ogni volta che vengo a Terni passo nella mia libreria preferita e mi prendo qualche libro. L'ultimo è stata la raccolta delle opere di Renato Brogelli. A Terni c'è un terreno fertile per quanto riguarda gli eventi culturali, bisogna solo capire che bisogna investirci. Se su lu focu non ce se soffia, se spegne» dice calando l'asso del dialetto per rafforzare il concetto.

A proposito di ternanità, il bacio perugina ha lanciato la versione firmata Dolce & Gabbana. Con quale slogan potrebbe rispondere il pampepato? «Se ci pensi il bacio perugina è una nocciola con il cioccolato, mentre il pampepato è la nocciola con il cioccolato all'ennesima potenza più tanta altra roba. Direi che il pampepato rispetto al bacio perugina è come un'ammucchiata di sapori».
E se invece del comico, Francesco Lancia fosse l'assessore alla Cultura, quale sarebbe la prima iniziativa per Terni? «Troverei un campo non abusatissimo nel quale organizzare un festival, come il jazz a Perugia o i fumetti a Lucca. Terni potrebbe essere il luogo per un Comedy Festival'. Serve tracciare strade nuove, abbiamo la capacità organizzativa e creativa per fare una cosa del genere. Un festival artistico che possa qualificare Terni come città in grado di ospitare eventi. E magari così si diventa fucina di nuovi talenti comici. Purtroppo pensiamo solo all'oggi e pochissimo al dopo domani. Non si può aspettare che il palazzo crolli per metterlo in sicurezza». Insomma, è proprio vero che semo nati pe' tribbola'? «E' il mio proverbio preferito. Per me non significa che siamo destinati a perdere, ma che le cose facili non esistono. Non è un piangere miseria, ma ribadire che abbiamo sofferto e alla fine l'abbiamo portata a casa».
 

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