Mancinelli, Andrea Delogu porta l’età in scena: «Ho fatto 40 anni, mai sentita così forte»

Mancinelli, Andrea Delogu porta l’età in scena: «Ho fatto 40 anni, mai sentita così forte»
di Monica Di Lecce
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Venerdì 17 Marzo 2023, 10:52
ORVIETO «I quarant'anni sono un po' la fase che tutti chiamano della consapevolezza, è una terra di mezzo come quella del Signore degli Anelli: devi ricominciare a conoscerti, ti guardi allo specchio e cerchi solo difetti. Cerchi sì. Perché ti insegnano a fermare il tempo, non ad accettarlo che è la sfida più grande». E' un manuale di sopravvivenza alla maleducazione sentimentale quello che Andrea Delogu porterà in scena domani sera al Teatro Mancinelli con lo spettacolo "40 e sto". Reduce dall'esperienza sanremese del "Prima Festival", la poliedrica conduttrice, attrice, scrittrice "trasforma" la sua età in uno spettacolo in cui si racconta senza filtri, divertendo e giocando, coinvolgendo in un esilarante flusso di coscienza il pubblico che si riconosce. «Uno spettacolo - per dirla con le sue parole - che racconta il percorso di una vita, un modo per ripercorrere gli errori e le gioie». "40 anni e sto" descrive le donne che arrivano al cosiddetto "il giro di boa", né mostra la crisi e la rinascita, la libertà e le battaglie contro i luoghi comuni. Porta in scena uno spaccato in cui le quarantenni si districano tra bizzarri pretendenti, traslochi, social, supermercati per single, le canzoni di Max Pezzali, paparazzi, viaggi, libri, auto, fogli di giornale. Un viaggio nel corso del quale Andrea Delogu attinge a piene mani dalla sua vita privata e si mette a nudo: una donna che si riappropria della propria indipendenza e si rimette in gioco esplorando i vizi, le ossessioni e le mode di quest'epoca. Nello spettacolo non le manda a dire: trasversale, pungente e stravagante ne ha per tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne, madri e padri, femministe arrabbiate, poliamorosi convinti, animalisti in crisi, hippy mancati e monoteisti part time. Sorpresa dall'approccio e dalle aspettative degli uomini, dal giudizio di una società che ti vuole madre a tutti i costi e dal desiderio di sentirsi accettata, Andrea capirà che quando compi 40 anni si gioca un'altra partita, dove è in palio la cosa più importante di tutte: la libertà di essere sé stessi. «Se ci penso ha dichiarato recentemente Delogu - non mi sono mai sentita così forte, coraggiosa, sexy. Mi chiamo Andrea, ho 40 anni e sto». Lo spettacolo nato da un'idea della conduttrice e Rossella Rizzi, è scritto da Alberto Caviglia, Andrea Delogu, Rossella Rizzi e Giovanna Salvatori, per la regia di Enrico Zaccheo mentre la produzione è affidata a Stefano Francioni Produzioni e Friends & Partners e la distribuzione di Sava' Produzioni Creative.
 
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