Terni, la mensa di San Valentino
parla sempre più italiano

Terni, la mensa di San Valentino parla sempre più italiano
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Mercoledì 6 Dicembre 2017, 14:35
TERNI La mensa di San Valentino dà i numeri. E sono davvero importabnti. Aperta tutti i giorni dalle 17.45 alle 19, i pasti serali finora distribuiti nel 2017 sono stati oltre 36.000 e nei periodi di grande caldo e in emergenza freddo si sono aggiunti colazione e pranzo.
Tutti i giorni è garantito dai 60 volontari, che si alternano alla mensa, un pasto a chiunque ha necessità di mangiare. Inoltre, vengono forniti pacchi spesa straordinari in emergenza a famiglie con bambini piccoli e ad anziani con pensione minima.
Nel tempo è diminuita la presenza di stranieri e aumentata quella degli italiani (70%), persone che hanno visto la loro situazione economica peggiorare, maggiormente uomini al di sopra dei cinquant'anni che hanno perso il lavoro o hanno lavori saltuari, separati e alcune persone senza fissa dimora. Sono persone che vivono situazioni di povertà per problemi di occupazione, disagio abitativo, insufficienza o assenza totale di reddito rispetto alle esigenze ordinarie, grave emarginazione (in particolare per i senza fissa dimora), infermità psichiche, indebitamento, che non hanno appoggio di amici o parenti.
I volontari, dai 18 agli 80 anni, sono tutti adeguatamente formati con corsi Haccp, Primo Soccorso e Blsd, vanno da studenti di scuola superiore a pensionati, mamme, nonne e nipoti e perfino bisognosi che ripagano il pasto aiutando nella gestione. Durante la distribuzione dei pasti, alcuni dei volontari sono impiegati nell'ascolto delle persone.
Il volontario ha il compito di accogliere e garantire la serenità osservando le persone, consapevole che un piccolo gesto può rappresentare una vera e propria coccola per la persona indigente.
Per quanto riguarda il sostegno sanitario e morale fornito alle persone ci si avvale dell'assistenza del dottor Giancarlo Giovannetti e del dottor Sandro Casadei.
Parte del sostegno finanziario e delle materie prime viene dai contributi della Fondazione Carit, Rotary Club, ai Lions, Alimenti Italiani, Quality Food, Istituto Casagrande, Ipercoop Terni, Pizzeria Dalmazia, Aiutiamoli a Vivere e altri benefattori che vogliono mantenere l'anonimato.
Ora, la Fondazione Carit, nell'ambito del Bando 6/2017 per il sostegno dell'attività annuale delle Associazioni senza scopo di lucro ed EntiEEcclesiastici ha accolto la richiesta di contributo di 5.000 euro per sostenere una parte dei costi della Mensa San Valentino gestita dall'associazione di volontariato San Martino.
 
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