La magia del pozzo di San Patrizio
per la prima volta illuminato a Natale

La magia del pozzo di San Patrizio per la prima volta illuminato a Natale
di Monica Riccio
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Domenica 29 Dicembre 2019, 01:10
In una Orvieto che in questi giorni sta ospitando la ventisettesima edizione di Umbria Jazz Winter, l'evento musicale che animerà la città con concerti e appuntamenti fino al 1° gennaio, altrettanto successo stanno riscuotendo i due pozzi principali orvietani, il Pozzo di San Patrizio e il Pozzo della Cava. Per la prima volta nella sua storia quasi cinquecentenaria il Pozzo di San Patrizio, opera di ingegneria di Antonio Da Sangallo, si è illuminato per le festività natalizie. Un fascio di luci lungo le pareti ne illumina infatti i 54 metri di profondità, dando vita a un suggestivo effetto ottico che lo trasforma in un albero di Natale rovesciato. L'installazione, composta da 24 cavi da circa 40 metri ciascuno, è stata studiata appositamente per garantire ai visitatori di poter ammirare l'opera nella sua veste naturale, rispettando le indicazioni della Soprintendenza dell'Umbria. Lungo i 248 scalini delle due rampe elicoidali a senso unico, i visitatori potranno così ammirare il Pozzo in tutta la sua bellezza godendo, allo stesso tempo, di una istallazione natalizia unica. L'illuminazione, rimarrà accesa fino all'Epifania, inoltre fino al 30 dicembre e dal 4 al 6 gennaio l'orario di ingresso al Pozzo sarà prolungato fino alle 19 anziché alle 17. Grande successo di pubblico anche per la trentunesima edizione del Presepe nel Pozzo della Cava, quest’anno ispirata al Vangelo di Giuda Iscariota. Il singolarissimo presepio sotterraneo, ospitato nel complesso archeologico del Pozzo della Cava, nel cuore della città vecchia, ha sorpreso tutti con una versione totalmente inusuale della narrazione della Natività. A raccontare gli eventi è infatti, stavolta, un Giuda Iscariota totalmente riabilitato, che fa mettere in discussione parecchie certezze: dal presunto tradimento all’ipotizzato suicidio, arrivando perfino a minare le origini dell’antisemitismo. L’allestimento, realizzato con realistici personaggi animati a grandezza naturale nei sotterranei ricchi di ritrovamenti etruschi e medievali, sta riscuotendo già dai primi giorni apprezzamenti unanimi anche da parte del clero e dei numerosissimi visitatori, per nulla scandalizzati nemmeno dalla cruda scena dell’impiccagione di Giuda e della crocifissione di Gesù, rappresentata in maniera quanto mai filologica. Ad arricchire l’evento la colonna sonora, la “Ave Maria” di Fabrizio De André eseguita da Antonella Ruggiero, e una singolare mostra sulle monete del tempo di Gesù con originali della Palestina del I secolo a.C. e del I secolo d.C. e le copie dai conii della Biblioteca Apostolica Vaticana, queste ultime saranno “messe all’asta”, con offerte raccolte fino al 12 gennaio e il ricavato andrà a finanziare la costruzione di un grande pozzo per acqua in Etiopia, grazie alla collaborazione con Amref. Il Presepe nel Pozzo resterà aperto fino al 12 gennaio ed è visitabile tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 20. 
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