PERUGIA - Stupro in discoteca, condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione. Questa la sentenza emessa ieri nei confronti di Simone Peppicelli, il 54enne gestore di un locale notturno di Città della Pieve accusato di aver violentato nell'ufficio dietro il bancone del locale una ragazza di 22 anni, dopo averla fatta ubriacare.
I fatti risalgono allo scorso ottobre quando la vittima – poi seguita da altre tre ragazze che hanno raccontato di approcci molto pesanti nel corso della stessa serata – ha immediatamente denunciato la violenza, chiedendo aiuto agli amici in pista e poi ripetendo tutto ai carabinieri. L'uomo, volto noto della night life tra l'Umbria e la Toscana, accusato fin da subito di violenza sessuale aggravata dall’utilizzo di sostanze alcoliche, venne arrestato dopo quattro giorni e - assistito dall'avvocato Roberto Romagnoli - ha sempre parlato di rapporto consensuale. Tanto che chi lo conosce, il giorno in cui venne eseguita dai carabinieri l'ordinanza di custodia cautelare come richiesto dalla procura di Perugia, raccontò di una «bomba esplosa in casa», per sottolineare la sorpresa per la decisione dei magistrati.
Ma i risultati delle indagini dei carabinieri della stazione di Città della Pieve e dei militari del Norm, coordinati dal sostituto procuratore Mario Formisano, hanno evidentemente convinto anche il giudice Natalia Giubilei che ha emesso la condanna e considerato più attendibile la denuncia della giovane vittima dello stupro.