La Cascata e dintorni
camperisti da tutta Italia
per un weekend romantico
in mezzo alla natura

La Cascata e dintorni camperisti da tutta Italia per un weekend romantico in mezzo alla natura
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Lunedì 17 Febbraio 2020, 21:41

Si sono iscritti in tanti: da Forlì, Prato, Imola, Viterbo, Piombino, Livorno, Civitavecchia, Roma, Bologna, Pisa, Antona, Parma, Fiesole, Avellino, Firenze, Alessandria, Trequanda, Modena, Varese, Pozzuoli, Napoli, e tutti sono rimasti conquistati dalla bellezza del territorio ternano tra storia, arte, natura, archeologia, architettura, acque, religione, tradizioni, borghi, enogastronomia..
Il week end di San Valentino alla Cascata delle Marmore è stato da tutto esaurito grazie all'organizzazione della Pro Loco di Marmore.
 
I camperisti hanno passato tre giornare all'insegna della bellezza e della natura: ovviamente la più apprezzata è stata la visita alla Cascata delle Marmore ma anche i percorsi di archeologia industriale, la visita a Marmore e alle personalità ad essa legate come l’Architetto Mario Ridolfi e Casa Lina, il campione mondiale di motociclismo Libero Liberati il cui monumento è situato al centro del Parco, la Chiesa di Sant’Andrea, la ferrovia Terni-Sulmona-L’Aquila, la lapide Pio VI, Villa Morandi (la villa sulla Cascata), l’antica quercia Roverella, le dighe e tanto altro. 
Inoltre, visita a San Valentino, al lago di Piediluco e ad Arrone.
La tre giorni del raduno è finita al Campeggio Cascata delle Marmore, con l'esposizione delle opere del celebre scultore marmorese Giorgio Cecilia, una passeggiata all'interno del Parco Campacci passando per il laghetto di decantazione e un ultimo saluto a Libero Liberati e, per chiudere in bellezza “sua maestà la Cascata” con i suoi sentieri, il balcone degli innamorati, la Specola d iPio VI. Il loggiato offre ai turisti una vista di incommensurabile bellezza del primo salto della cascata e colpisce per la bellezza del paesaggio naturale che si coglie da questa posizione. L'unicità del panorama è data dal fatto che, grazie agli spruzzi d'acqua causati dai salti, si offrono ai visitatori arcobaleni meravigliosi, spesso oggetto di attenzione e lode di molti viaggiatori. Tanta è l'ammirazione per questi "arcobaleni dalle forme strane" da essere chiamati "arcobaleni delle Marmore". Effetti così suggestivi hanno spesso ispirato incisori e pittori che, nel corso dei secoli, sono giunti nel cuore verde dell'Italia.


Con l’occasione desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con noi: Ruggero Cirulli, Fabio di Gioia Sindaco di Arrone per l’attenzione posta e la preziosa collaborazione, Roberto e Rosy del Campeggio Cascata delle Marmore, Silvana e David Crisostomi per il fantastico tour del lago, la famiglia Bartolini che ha aperto le porte del proprio frantoio.
 
Manola Conti 

 

 

 


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