Terni, la "banda" di ragazzini che aiuta i coetanei poveri

Terni, la "banda" di ragazzini che aiuta i coetanei poveri
di Monica Di Lecce
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Martedì 14 Dicembre 2021, 16:08 - Ultimo aggiornamento: 16:10

Il giorno di Natale qualcuno di loro sarà in Cattedrale a servire il pranzo ai poveri. Per l'Epifania parteciperanno attivamente dell'iniziativa della Befana della San Vincenzo de' Paoli che dovrebbe svolgersi anche quest'anno, seppur in tono minore viste le difficoltà economiche del momento. Sono ragazzi, poco più che bambini, che aiutano altri bambini meno fortunati. Adolescenti tra i 12 e i 14 anni che spendono il loro tempo libero per gli altri. Un esempio per i loro coetanei ma anche per gli adulti. Il gruppo è quello della Mini conferenza della San Vincenzo de' Paoli di Santa Maria del Rivo. Nato tre anni fa come esperimento unico in Italia, vede come presidente Maria Giulia Bittarelli, 12 anni, entrata in questa esperienza quando di anni ne aveva appena 9. “Faccio volontariato con piacere e anche con orgoglio – racconta Maria Giulia – la sento come una missione ma che mi gratifica e mi onora. Con i miei amici e a scuola parlo di quello che faccio e ne vado fiera”. Il suo entusiasmo è così coinvolgente che qualche suo amico ha voluto toccare con mano l'esperienza del volontariato. “Quando ero più piccola, per la Befana che la San Vincenzo de' Paoli invitavo tutta la classe – rivela ancora Maria Giulia Bittarelli – poi è capitato che qualche amico/amica si è incuriosito rispetto alle attività che svolgiamo per cui l'ho invitato alle nostre iniziative. L'estate scorsa, per esempio, abbiamo organizzato delle partite dei pallavolo dove c'erano i bambini che aiutiamo e anche i miei amici. Svolgiamo delle attività che per noi sono normali ma che per i piccoli in difficoltà non lo sono. Per esempio abbiamo portato a cena fuori questi bambini e abbiamo fatto conoscere loro il sushi”.

Tra le attività degli adolescenti della Mini conferenza c'è anche la consegna a domicilio della spesa, dei pacchi di alimenti, del latte e dei pannolini per i più piccoli.

Il “lavoro” della mini conferenza non si è interrotto neanche per il lockdown. In quel periodo, in cui è mancato il contatto fisico, hanno svolto diversi incontri on line. Ad oggi “sono una ventina i bambini che seguiamo con costanza” dice Maria Giulia Bittarelli. Una figlia d'arte, in un certo senso, che ha il volontariato nel dna. Sua madre è Antonella Catanzani della San Vincenzo de' Paoli che ricorda quando Maria Giulia aveva 4 mesi e la portava con sé al pranzo dei poveri in cattadrale il giorno di Natale. “Quest'anno – racconta Antonella Catanzani – sarà lei ed altre 3 o 4 volontarie della mini conferenza a servire ai tavoli”. Maria Giulia insiste sull'importanza di parlare con i suoi coetanei del volontariato.

“Sono orgogliosa di quello che faccio e mi piace parlarne con gli altri – rivela – ma mi sento una ragazza normale che ha le stesse passioni degli altri coetanei. Nel tempo libero svolgo anche altre attività e sport come tutti gli altri miei amici, ma con costanza e assiduità porto avanti l'impegno con la mini conferenza”. “Non è vero che tra i ragazzi non c'è sensibilità e disinteresse – aggiunge Antonella Catanzani – i giovani non sono così superficiali come spesso si dice e si crede, ma sanno appassionarsi ed emozionarsi rispetto alle storie di chi è meno fortunato di loro”. In questi primi tre anni di vita, la mini conferenza ha raggiunto importanti traguardi: le iniziative di aiuto e di integrazione dei ragazzi verso gli altri ragazzi hanno funzionato bene nella città di San Valentino tanto che a livello nazionale la San Vincenzo de' Paoli ha deciso di esportare e replicare il modello ed oggi, in Italia, esistono altre due realtà: dopo Terni, ci sono una mini conferenza a Lucca e una Milano.

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