L'ospedale di Terni si potenzia cresce la Rianimazione:
«Quattro posti in più»

L'ospedale di Terni si potenzia cresce la Rianimazione: «Quattro posti in più»
di Sergio Capotosti
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Lunedì 9 Marzo 2020, 12:48
Per affrontare l'emergenza coronavirus, il Santa Maria di Terni si potenzia. Sono iniziati, infatti, i lavori per realizzare quattro nuovi posti letto per la rianimazione. Gli interventi per potenziare la rete di assistenza rivolta ai pazienti più gravi colpiti dal Covid-2019, interesseranno i locali dell'ex Obi (Osservazione breve intensiva), che si trovano accanto al Pronto soccorso. I posti per la rianimazione saliranno così a diciannove, considerando che ai quindici già esistenti saranno presto aggiunti i quattro in fase di allestimento in questi giorni.
L'ospedale di Terni si prepara così a fronteggiare il coronavirus, tenendo conto che in tutta la provincia «le persone in osservazione sono 167», ha aggiornato ieri il dato Palazzo Doni. Sempre la Regione ieri ha comunicato che «sono uscite dall'isolamento fiduciario ventisette persone», soggetti che in questi gironi era tenuti sotto osservazione, perché venuti a contatto, direttamente o indirettamente, con persone risultate positive al coronavirus. Insomma, un piccolo passo in avanti nella lotta contro il contagio.
La mappa. Le attenzioni dei medici della Usl Umbria 2 sono concentrate sui pazienti positivi, dieci nella provincia di Terni. Ieri nel capoluogo si è registrato il sesto caso, si tratta di una donna di sessant'anni, amica della trentenne contagiata a sua volta dal paziente 1, il coetaneo di Montecastrilli. Tutti si trovano in isolamento contumaciale, un provvedimento che viene firmato dai sindaci che impone alle persone risultate positive al Covid-2019 di rimanere in casa per 15 giorni, senza incontrare nessuno, ad eccezione dei parenti che coabitano nella stessa abitazione, fermo restando che i contatti devono essere limitato allo stretto necessario. Contagiata dalla trentenne anche un collega di lavoro. Gli altri tre casi di Terni sono tutti concentrati all'interno di una famiglia. Il primo ad essere stato contagiato è stato un uomo di sessantaquattro anni, a seguire è risultata positiva la moglie, e poi la sorella. Tutti e sei i pazienti di Terni stanno in buone condizioni e vengono costantemente monitorati dal personale sanitario della Usl Umbria 2 per qualsiasi tipo di esigenza. Gli altri casi si trovano fuori Terni. A cominciare dal paziente 1, in isolamento contumaciale nella sua abitazione dal 29 febbraio scorso. Una data che segna l'inizio della diffusione del contagio. Il giorno successivo è risultato positivo un cinquantenne di San Gemini, che aveva trascorso una serata tra amici in compagnia del paziente 1 e della trentenne di Terni. Gli altri positivi si trovano uno a Baschi (il contagio può essere avvenuto dopo un viaggio di lavoro a Milano) e l'altro a Orvieto (si ipotizza dopo un contatto con un parente di Città della Pieve).

Il rifornimento. All'aviosuperficie di Terni con un piccolo aereo, ieri, è arrivato un rifornimento di prodotto base di disinfettante per le mani destinato alle farmacie comunali della città. La consegna è avvenuta nell'ambito di un accordo tra Farmacia Terni e l'azienda corrispettiva di Fiumicino finalizzata all'autoproduzione del disinfettante stesso. Fabio Reposi, socio delle farmacie comunali di Fiumicino, ha consegnato cinque contenitori pieni all'amministratore unico delle farmacie ternane, Mauro Scarpellini. «Con le nuove scorte, possiamo proseguire a rifornire i cittadini e gli uffici pubblici e privati», ha detto Scarpellini. «La sinergia tra istituzioni sta funzionando», ha commentato il sindaco Leonardo Latini.
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