Invitalia riprende in mano la pratica di Leolandia Umbria che si dovrebbe costruire a San Liberato di Narni

Leolandia in Lombardia
di Marcello Guerrieri
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Venerdì 12 Ottobre 2018, 19:22
NARNI Riparte la pratica, si sveltisce, e torna alla attualità di Invitalia, la società statale, che controlla gli investimenti privati ed anche quello di Leolandia Umbria, il progetto per il parco giochi da costruirsi a San Liberato. Cresce l’ottimismo che era sprofondato dopo le elezioni del marzo scorso; superato così anche lo scoglio più insidioso, quello della nuova maggioranza di Governo, che non sembrava all’inizio per niente convinta della bontà dell’iniziativa. E così a fare da frangiflutti ai faldoni pieni di pratiche, ci hanno pensato gli uomini dei Cinque Stelle, a cominciare dal deputato Giorgio Sorial, vicepresidente di commissione, che insieme a Maria Grazia Carbonari, deputata regionale, ha fatto capire al Ministero per lo sviluppo Economico ed al suo capo, il vicepremier Luigi Di Maio, che quel progetto è importante, importantissimo per Narni, Terni ed il suo territorio, investito da una grave crisi. Ma non solo loro sono passati all’attacco: anche la Lega aveva attivato i suoi uomini di punta con Gianni Daniele, il suo rappresentante narnese, mettendosi alla testa di un lavoro oscuro per far cambiare i pregiudizi in salsa gialloverde. Tra l’altro un’operazione analoga sembrava prendesse piede in Campania, cosa che avrebbe affossato definitivamente il progetto narnese. Dice Luca Tramini, che è il capogruppo in Comune a Narni per i Cinque Stelle: “Anche il sindaco Francesco De Rebotti aveva richiesto il nostro intervento, che abbiamo estrinsecato con piacere essendo rivolto al territorio: da pochi giorni ci è giunta la notizia ufficiale che il ministero ha richiesto ad Invitalia di riaprire l'istruttoria. Non è una certezza, quella si avrà per fine mese, ma è un passo avanti ed una speranza per il parco a tema di Narni”.
 
Il famoso parco a tema rischiava di non vedere mai la luce, la preoccupazione da parte dell'amministrazione era elevata. Durante il consiglio comunale il sindaco ha richiesto il nostro interessamento per evitare la chiusura definitiva delle pratiche e per il bene della città abbiamo inviato al mise tutti gli atti e le documentazioni spiegando la situazione e l'urgenza..
Ringraziamo il Mise, il ministro di Maio ed il sottosegretario per l'interessamento alla vicenda e la celerità nell'attenzionare le pratiche.

Quando c'è la reale volontà di fare il bene dei cittadini è andando oltre le divisioni politiche di possono portare a casa grandi risultati anche perché per il nostro territorio in piena crisi e per tutto il sud dell'Umbria un'opportunità come questa è vitale.
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