Terni, la corsa a sindaco. Orlando Masselli, centrodestra: «Ast, ho garanzie sul suo futuro. Spazio alla cultura»

Terni, la corsa a sindaco. Orlando Masselli, centrodestra: «Ast, ho garanzie sul suo futuro. Spazio alla cultura»
di Sergio Capotosti e Vanna Ugolini
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Maggio 2023, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 23:07

Rush finale per il candidato a sindaco di Terni per il centrodestra Orlando Masselli: cultura, economia, decoro e prospettive di rilancio di Terni i temi affrontati nell'ultima intervista prima del voto. Urne aperte domenica (7-22) e lunedì (7-15).
La foto sul trattore, quella sulle scale mobili, candidato Masselli si sta "bandecchizzando"?
«Il trattore lo guido almeno da 40 anni. È Sempre stato un must dei miei post domenicali. Racconto ai miei concittadini chi è Masselli fuori dal consiglio comunale. Oggi più che mai».
Un cambio di rotta nelle comunicazione è innegabile.
«Abbiamo riprogrammato la comunicazione sulla figura del singolo candidato per il ballottaggio».
È anche più energico nei confronti con Bandecchi.
«Non mi pare. Io ho sempre cercato di parlare di temi. Continuo a provarci e a usare toni istituzionali, poi quando c'è da adeguarmi mi adeguo».
E andiamo ai temi allora, quale destino per il teatro Verdi?
«Per il Verdi il cantiere partirà tra pochi giorni. I lavori rispetteranno le prescrizioni della Soprintendenza: con un ridotto di 300 posti e una capienza totale di 1.200».
Ma il progetto potrebbe essere bloccato, almeno secondo quello che ha detto Bandecchi dopo un confronto con il sottosegretario Sgarbi. Le risulta?
«Nella Repubblica di Bandecchi probabilmente non ci sono le Istituzioni presenti in quella italiana. Volevamo tornare al teatro polettiano anche noi, ma la Soprintendenza non lo ha permesso. Piaccia o no piaccia. L'importante è che si faccia un teatro degno di questo nome e per fortuna che abbiamo il Secci».
L'ex centro multimedale, altro contenitore culturale da rilanciare, come?
«C'è un bando ministeriale al quale parteciperemo per realizzare un grande campus musicale, il nuovo Conservatorio di Terni che sarà un punto di riferimento per molti studenti».
Legato al Briccialdi?
«Sì, sarà legato anche al Briccialdi che potrà trasferirsi in quei locali».
Non solo cinema?
«I teatri rimarranno e saranno utilizzati anche per organizzare concerti e prove musicali».
A proposito di musica, l'eterna incompiuta, la Casa delle musiche, che fine farà?
«Esempio lampante di denaro pubblico sprecato che abbiamo ereditato. Con i fondi del Pnrr la rifaremo per consegnarla ai giovani e alle associazioni. Lo faremo anche per Borgo Bovio, un quartiere che ha bisogno di contenitori culturali, ma se mi consentite ci sono anche altri contenitori cultuali che valorizzeremo».
Quali?
«L'ex chiesa del Carmine che riqualificheremo con i fondi del Pnrr, un altro attrattore culturale che si trova a ridosso dell'Anfiteatro, altro spazio che sarà riqualificato grazie alle risorse della Fondazione Carit per le mura. Con il Nuovo codice del terzo settore, inoltre, potremo dare una nuovo vita e modalità di accesso alle realtà associative».
Ex Studios di Papigno, cosa ne farete?
«Dobbiamo trovare i finanziamenti o il finanziatore, la mia idea è quella di un grande parco interattivo legato all'acqua e allo sfruttamento dell'acqua per la produzione dell'energia, visto che lì vicino abbiamo la più grande centrale al mondo costruita per la prima volta. Pensiamo a un museo della civiltà industriale».
Un tallone d'Achille dell'amministrazione Latini su cui Bandecchi ha insisto molto è stato decoro e degrado dei parchi, autocritiche?
«Cambiare le strategie di gestione è una strada, come nel caso di Cardeto che sarà affidato a Terni Reti. Poi, a causa del dissesto avevamo a disposizione solo 400 mila euro rispetto al 1,6 milioni di prima. Con l'uscita dal dissesto avremo più risorse da investire. Fare strumentalizzazioni su questo tema è troppo facile».
Rispetto al Pnrr, le difficoltà per realizzare i progetti che si registrano a livello nazionale interessano anche Terni?
«Abbiamo fatto delle assunzioni ad hoc previste dalla legge per i progetto del Pnrr che stanno lavorando sulle pratiche. L'importante è rendicontare. Per il Comune di Terni che è partito per primo può essere un'opportunità perché le risorse che non sono state investite saranno riassegnate ai Comuni virtuosi come Terni, e io ci punto molto».
Ast, altra cig ritardi per l'Accordo di programma, cosa succede?
«Stiamo in maniera cogente sui tavoli dove si devono sbloccare i prerequisiti dell'accordo di programma che sono quelli dell'Unione Europea (venerdì 26 maggio alle ore 12.30 al Mise è stato convocato il tavolo su Ast di Terni, ndr )».
Vertenza Tct, altro tema caldo.
«Ho preso contatti con il ministro Urso e ci vedremo presto a Roma, quando sarò sindaco. Ma ho preso un impegno con i lavoratori e ci andremo comunque».
L'Aviosuperficie di Terni è ritornata al centro della campagna elettorale. Qual è la vostra proposta?
«Abbiamo risolto le questioni economiche e societarie. L'abbiamo rilanciata perché crediamo alle sue potenzialità e oggi è un asset strategico. Penso al turismo e alla mobilità, ma anche alla parte ricreativa, legata al paracadutismo e non solo. Con noi è diventata una realtà conosciuta sempre di più a livello nazionale».

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