Inseguito e arrestato albanese
dalla polizia stradale
era già pronto a sparare

Inseguito e arrestato albanese dalla polizia stradale era già pronto a sparare
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Venerdì 21 Settembre 2018, 11:55
TERNI Con una moto si aggirava furtivamente tra i mezzi pesanti in sosta e appena vista la pattuglia della Polizia Stradale di Terni ha iniziato ad armeggiare con il suo giubbotto alla ricerca di qualcosa, ma i poliziotti lo hanno bloccato poco prima che estraesse dal giubbotto una pistola carica e pronta a fare fuoco. E’ successo nelle prime ore di sabato 15 settembre nel parcheggio di un ristorante ad Orte: la pattuglia ha intravisto un soggetto vestito di scuro che circolava in maniera sospetta tra i veicoli pesanti – generalmente adoperati per trasportare merci di valore – e i due poliziotti, grazie alla profonda esperienza di servizio operativo su strada, lo hanno fermato ed immobilizzato.
Nel giubbotto indossato dal cittadino albanese incensurato di 34 anni, i poliziotti hanno rinvenuto una pistola a tamburo marca SMITH&WESSON Airweight calibro 38 Special, carica con 6 proiettili in palla di piombo; altri tre proiettili sono stati rinvenuti all’interno dello zaino che lo stesso portava al seguito. Inoltre, nel vano portaoggetti sottosella del motociclo sono stati trovati arnesi atti allo scasso e guanti con inserti gommati; il cittadino albanese era anche in possesso di 3 telefoni cellulari. Il controllo è stato esteso anche alla camera d’albergo dove lo stesso dormiva e lì è stato rinvenuto altro materiale, come numerosi cappelli tipo baseball, guanti, una bomboletta di svitol e ulteriori 11 proiettili sempre calibro 38 Special occultati all’interno di un calzino. Da accertamenti successivi è emerso che la pistola e i proiettili erano stati oggetto di furto in un’abitazione nella zona di Bologna, da dove erano state asportate altre armi. Per tali motivi, il soggetto veniva tratto in arresto per ricettazione, detenzione illegale di munizionamento e porto abusivo di arma da fuoco e condotto presso il carcere di Viterbo.
Il Tribunale di Viterbo, interessato per competenza territoriale da quella Procura, ha convalidato l’arresto e in sede di udienza ha disposto la custodia cautelare in carcere.

 
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