Terni, infortuni da Covid,l'Inail: «Donne in prima linea le più colpite»

Terni, infortuni da Covid,l'Inail: «Donne in prima linea le più colpite»
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 18:24

Umbria da fascia rossa: gli infortuni sul lavoro e le morti bianche sono una strage silenziosa che ferisce drammaticamente questa regione ponendola tra le prima sei più colpite in Italia, secondo i dati forniti dall'Inail, con un'incidenza degli infortuni del 25 per cento superiore alla media nazionale nei primi nove mesi del 2021. A essere maggiormente colpiti i lavoratori del settore edile e di un'età compresa tra i 50 e i 54 anni. Alta l'incidenza degli infortuni in itinere. Sedici i morti nel 2021 in Umbria, di cui 12 a Perugia (quattordicesima provincia in Italia) e 4 a Terni (ventottesima provincia in Italia.

A livello nazionale nel 2021 Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Istituto tra gennaio e ottobre sono state 448.110 (+6,3% rispetto allo stesso periodo del 2020) mentre sono 1.017 quelle per infortuni con esito mortale (-1,8%).

È quanto emerge dai dati forniti dall'Inail al convegno “Prendiamo a cuore la sicurezza”, organizzato dalla Uiltec a Terni, dato da cui emerge che le regioni a più alta intensità di incidenti sono: Campania, Basilicata, Umbria, Molise Abruzzo e Valle d’Aosta.

E questa drammatica situazione non dà segnali di miglioramento: nei primi nove mesi del 2021 gli infortuni sono avvenuti con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale. L’indice di incidenza medio è pari a 31,9 morti ogni milione di lavoratori.

Dopo l'Umbria si collocano regione come il Trentino Alto Adige, Piemonte, Emilia Romagna e Marche. Le regioni in cui si verifica il minimo numero di incidenti sono invece Toscana, Lombardia, Sardegna e Calabria.

I dati, le cause, secondo l'Inail

In particolare in Umbria sono stati 5.681 gli infortuni sul lavoro nei primi nove mesi dell’anno, il 16,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Aumentano anche i morti: Perugia con 12 vittime e Terni con 4, per un totale di 16 da gennaio ad agosto, contro le 8 vittime dell'anno precedente (+112,5%).

In sostanza, si evince dai dati, finita la pandemia, gli infortuni sono aumentati con un'incidenza importante, senza che il ritorno al lavoro abbia insegnato a essere più prudenti. 

E nella relazione di Gennaro Cancelloni, dirigente Inail, emerge anche che gli infortuni da Covid, presi in considerazione nei due anni della pandemia, vedono più colpite le donne, che svolgono lavori in sanità o in luoghi affollati come i supermercati. In Umbria gli infortuni dovuti ai contagi Covid sono stati 1406, 895 le donne contagiate contro i 511 contagi degli uomini. «Questo perchè - ha spiegato Cancelloni - i settori più colpiti da questo tipo di infortuni sono stati la sanità e il commercio, dove c'è una presenza maggiore di donne esposte»

Una giornata di studio e confronto quella organizzata dalla Uiltec a cui hanno partecipato rappresentanti istituzionali, dal sindaco di Terni, Leonardo Latini, all'assessore del Comune di Narni, Lorenzo Lucarelli, alla senatrice Valeria Alessandrini, alcune delle più grandi aziende del territorio, gli organismi che si occupano di sicurezza, le scuole, l'Adoc, “non solo per analizzare il problema – ha spiegato la Segretaria regionale Uiltec Doriana Gramaccioni – ma anche per trovare delle soluzioni e per cominciare un lavoro comune sul territorio”

Le conclusioni sono state affidate al segretario generale Uiltec Paolo Pirani, che ha messo in evidenza come il problema della mancanza di sicurezza sul lavoro, che ogni anno provoca mediamente mille morti, a cui non si riesce a porre un freno, sarà uno dei temi portanti dello sciopero del 16 dicembre.

Centrali i contributi di Domenico Nese, esperto Uiltec per la sicurezza, che ha anche affrontato un percorso di mille chilometri in bicicletta, nel 2018, per unire idealmente i comuni in cui sono avvenuti infortuni mortali sul lavoro.

L'Anmil, con in vice presidente dell'Umbria Giovanni Baccarelli e il presidente delle Marche, Marcello Luciani, hanno raccontato di come l'associazione stia formando dei testimonial in grado di raccontare, attraverso le esperienze personali, i rischi che si corrono nei luoghi di lavoro e, anche, le buone prassi da mettere in atto.

Qualificata la presenza delle aziende che operano sul territorio.

In particolare sono intervenuti durante il convegno Antonio De Luca Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Environment, Health & Safety Manager di Sangraf, Marco Iorio general manager Beaulieu e Luigi Giardiniere, Erg Power Generation, che hanno spiegato quali buone prassi e iniziative sono state prese nelle rispettive aziende per migliorare la qualità dei sistemi di sicurezza, ben oltre le indicazioni previste nelle normative.

“La sicurezza sul lavoro deve diventare un elemento posotivo di competizione per le aziende – ha concluso Doriana Gramaccioni, segretaria regionale Uiltec – questa giornata non si conclude qui. Continueremo questo confronto e anche il coinvolgimento delle scuole con un contest sull'argomento".

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