Indicazione non precisa da parte
del centralino del 118, l'ambulanza
sbaglia paese ed il paziente muore

Indicazione non precisa da parte del centralino del 118, l'ambulanza sbaglia paese ed il paziente muore
di Corso Viola di Campalto
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Sabato 9 Giugno 2018, 16:39
Dalla sede della Croce rossa di Avigliano Umbro a Farnetta c’è una distanza di poco più di un chilometro, ma l’ambulanza ci ha impiegato 28 minuti. Stando alle informazioni raccolte il ritardo sarebbe dovuto a un probabile disguido tra il centralinista del 118 di Perugia che avrebbe dato indicazioni non complete all’operatore di Avigliano. Non avrebbe specificato che si trattava della frazione Farnetta, così l’ambulanza, che si è mossa subito, è andata velocemente verso Montecastrillim come indicato, perdendo del tempo prezioso. La richiesta di soccorso, come appare nei tabulati del 118 di Perugia, è arrivata alle 6,22 mentre l’ambulanza ha raggiunto l’abitazione solo alle 6,50. Quando è arrivata, l’uomo, 50 anni compiuti da poco, era ormai morto. Ma non è finita qui, perché anche l’automedica attivata dallo stesso 118 si è diretta per colpa del navigatore a Collesecco. Altri minuti persi.
Momenti drammatici quelli vissuti a Farnetta. Quando la moglie ha capito che l’uomo, molto conosciuto per il suo impegno nelle varie attività del paese, aveva avuto un grave malore ha subito chiamato il 118. Nel frattempo i due figli sono corsi fuori per attendere l’ambulanza e velocizzare l’arrivo degli operatori. Ma questa si faceva attendere, così richiamando il 118 è stato risolto il giallo del perché ci mettessero tanto tempo per fare poche centina di metri. Gli operatori a Montecastrilli hanno cercato un indirizzo che non esisteva. Poi, finalmente sono stati chiamati dal centralino che li ha avvisati dello sbaglio. Nel frattempo l’automedica ha impostato il navigatore da Terni con la piazza ed il numero civico giusto ma scrivendo poi Montecastrilli. Sono stati guidati invece fino a Collesecco. Altro ritardo di una decina di minuti. Comunque il medico avrebbe poi constatato che comunque l’uomo non sarebbe potuto essere salvato neanche in caso di un intervento rapidissimo. «Purtroppo queste problematiche accadono perché l’operatore- dice presidente della Croce Rossa di Avigliano Matteo Sciarrini - risponde da Perugia e si occupa del soccorso in tutta l’Umbria e spesso fa fatica a comprendere la località esatta, la velocità di azione fa il resto».
 
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