Incubo furti: a Perugia 50mila persone nel mirino dei ladri

Incubo furti: a Perugia 50mila persone nel mirino dei ladri
di Michele Milletti
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Mercoledì 2 Novembre 2022, 07:00

PERUGIA - Cinquantamila persone potenzialmente nel mirino dei ladri. Un numero di non poco conto che è semplicemente la somma, all’incirca, degli abitanti di una delle zone più popolose della città che dell’epicentro a Ponte San Giovanni abbraccia tutta la zona dei Ponti e arriva anche fino a Balanzano, Santa Maria Rossa e Montebello. 
Zone che negli ultimi giorni, ponte d’Ognissanti incluso, si dice siano state prese particolarmente di mira dai banditi.
I RACCONTI
Questo è quanto racconta la strada. Quanto raccontano i cittadini. Da diverse attività commerciali, soprattutto bar e ristoranti, prese di mira fino alla signora che a Umbria7.it ha raccontato di essersi trovata a tu per tu con un ladro in casa, illuminandolo con una torcia e riuscendo così a sventare il pericolo. Ma non certo la paura di sentirsi violati nella propria abitazione. 
E neanche l’ulteriore tensione e timore dati dalla sensazione che una banda stia colpendo in quella zona, spostandosi da un punto all’altro di un’area particolarmente vasta e potendo sfruttare anche un “appoggio” di non poco conto per quanto riguarda le proprie scorribande: la E 45.
LA SUPERSTRADA
Potrebbe infatti non essere un caso la scelta dell’area. Se da un lato infatti è una zona in cui palazzi e condomini si mixano con case singole e magari anche isolate, il denominatore comune è rappresentato dallo snodarsi lungo la E45 con diversi svincoli che possono rappresentate un’importante via di fuga per i ladri. 
Non sarebbe la prima volta del resto che le zone lungo la superstrada, ma anche lungo il Raccordo Perugia-Bettolle, siano state particolarmente prese di mira dai ladri proprio perché possono rappresentare una via di fuga importante. Ladri che, lo dicono le statistiche, il più delle volte arrivano da fuori regione, colpiscono e poi scappano.
ORARI E MODALITÀ 
Sempre dalla strada, intesa come cittadini residenti e commercianti, emergono dei dettagli che sembrano far pensare a una stessa banda in azione. Anzitutto gli orari: nella maggior parte degli assalti riscontrati, o comunqe tentati, si parla di assalti avvenuti intorno alle tre del mattino. Un altro elemento comune sembra essere rappresentato dall’utilizzo di un piede di porco per spaccare le porte ed entrare.
Un fenomeno che, sempre a sentire chi vive nelle zone apparentemente prese di mira, sarebbe iniziato all’incirca un mese fa con notizie che si ricorrono dunque da settimane di attività commerciali e abitazioni colpite.
BASISTI DEL POSTO 
Banditi da fuori città che si muovono su indicazione di basisti del posto: non più tardi di qualche giorno fa questo schema è stato tratteggiato dallo stesso questore Giuseppe Bellassai parlando con Il Messaggero della situazione legata ai furti e della sicurezza in generale in città e provincia.
Sensazione che in un qualche modo hanno anche gli stessi cittadini colpiti, dal momento che soprattutto per quanto riguarda le attività commerciali c’è chi ha raccontato di aver stabilito come, sulla base dei movimenti dei ladri all’interno della propria attività, i banditi entrati in azione sapessero esattamente cosa e dove andare a cercare.
Insomma, la possibilità di una o più persone che in modo assolutamente anonimo e senza dare nell’occhio facciano dei sopralluoghi per poi indicare i punti dove colpire appare tutt’altro che peregrina.
SUPER CONTROLLI 
Di certo, le forze dell’ordine non stanno a guardare. Quello dei furti è un reato difficile da intercettare in flagranza, vista l’imprevedibilità delle bande (o della banda come in questo caso) in azione e anche il fatto che il territorio perugino sia particolarmente vasto e dunque non facilissimo da tenere tutto sotto controllo.
Tanto la polizia quanto i carabinieri però hanno intensificato i controlli del territorio per essere pronti, controllando auto e persone, a bloccare l’azione dei ladri prima che si concretizzi.

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