Perugia, imprenditori favoriti in cambio di una piscina: indagato altro finanziere

E' stata la Finanza a scoprire il finanziere infedele
di Michele MIlletti
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Domenica 20 Dicembre 2020, 10:30

PERUGIA -Un altro finanziere nei guai, dopo l’arresto di venerdì, e ancora una volta a seguito degli accertamenti e delle indagini condotte dai suoi stessi colleghi del comando provinciale, diretti dal colonnello Danilo Massimo Cardone.
Responsabilità sicuramente minori rispetto alla corruzione contestata al maresciallo Savino Strippoli, nei confronti del quale i suoi colleghi del Nucleo di polizia economica e finanziaria hanno eseguito venerdì mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Eppure comunque gravi per un uomo dello Stato, appartenente a un Corpo la cui finalità è quella di smascherare e non coprire chi compie illeciti in campo economico e finanziario: il finanziere è infatti stato indagato per falso. Pare un solo caso, ma comunque un atto grave.
Un’indagine, come detto, particolarmente delicata e «dolorosa» per le fiamme gialle perugine, dal momento che ha portato ad accertare un importante episodio di corruzione oltre ad altri di minore entità. Complessivamente sono sette le persone finite nel registro degli indagati: oltre ai due finanzieri ci sono gli imprenditori Alvano Bacchi e Giovanni Sandomenico, finiti agli arresti domiciliari sempre venerdì mattina, oltre ad altri tre imprenditori.
Il caso è scoppiato al comando provinciale della guardia di finanza nella scorsa primavera, quando i finanzieri hanno intercettato attività strumentali da parte di Strippoli volte a vanificare i controlli dell’Agenzia dell’entrate e delle stesse fiamme gialle nei confronti delle imprese amiche. Il tutto in cambio, secondo quanto ricostruito dagli stessi finanzieri coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini, dei lavori per la piscina a casa del maresciallo.
Insomma, una piscina per ottenere informazioni sugli accertamenti. Gli imprenditori avrebbero pagato parte delle fatture. Le altre ipotesi di reato, in particolare altri episodi minori di corruzione con altri imprenditori riguardavano invece «dazioni di farine e lieviti».
L’indagine, secondo quanto si apprende, è stata svolta dai militari con il massimo rigore e utilizzando anche tecnologia all’avanguardia. Proprio per non lasciare nulla al caso e stanare le “mele marce” all’interno del Corpo.
Accuse ovviamente ancora tutte da dimostrare con gli indagati che avranno modo di fornire la propria versione dei fatti.
GLI INTERROGATORI
Intanto da domani iniziano gli interrogatori davanti al gip Brutti: toccherà a Strippoli, assistitito dall’avvocato Roberto Bianchi.

Bacchi (assistitito dagli avvocati Ilario Taddei e Francesco Pugliese) e Sandomenico (difeso da Francesco Areni) sono invece convocati per mercoledì.

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