Terni, dopo il rogo alla Ferrocart il sindaco riapre le scuole ma rimane l'allarme diossina
Colpita la zona nord della città

Terni, dopo il rogo alla Ferrocart il sindaco riapre le scuole ma rimane l'allarme diossina Colpita la zona nord della città
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Lunedì 21 Febbraio 2022, 16:25 - Ultimo aggiornamento: 16:29

TERNI Le scuole di Terni da martedì saranno aperte: è uno degli elementi emersi dalla riunione che si è svolta a fine mattinata a Palazzo Spada tra l’Amministrazione comunale con il sindaco Latini, il vicesindaco Salvati, i dirigenti delle direzioni competenti, l’Arpa e l’Usl. 
Si è trattato di una riunione tecnica per valutare i primi dati acquisiti dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria della rete regionale, dei dispositivi air selfie in-door e out-door disposti in modo uniforme in scuole del territorio comunale, del laboratorio mobile, della centralina ecoemergency e dei risultati della valutazione modellistica di ricaduta al suolo delle emissioni dell’incendio. 

I dati presentati si riferiscono alle ore in cui si è sviluppato l’incendio e alle ore immediatamente successive. Arpa ha riferito che i dati di particolato atmosferico rilevato dalle centraline della rete regionale, hanno evidenziato dei picchi di PM10 che raggiungono circa i 50 microg/m3 per alcuni valori orari nel corso dell’incendio. Nel corso della notte tali valori sono ritornati a livelli più bassi. 

Il mezzo mobile, collocato nelle tarde ore della serata presso la sede del dipartimento di Terni di Arpa ha rilevato dei picchi orari di PM10 sempre contenuti entro il valore di 50 microg/m3 fino alle ore 3 della notte riattestandosi poi su valori più bassi. 

Anche i dispositivi airselfie collocati in alcune scuole del centro urbano hanno mostrato un andamento analogo.

Ad eccezione di un incremento del benzene nelle prime ore della notte; le rilevazioni dei gas (NOX, CO, SO2) nelle centraline della rete non hanno evidenziato significative variazioni rispetto ai valori delle ore precedenti. Il campionatore ecoemergency installato nei pressi dell’incendio ha evidenziato valori di PM10 piuttosto alti con con una media pari a circa 200 microgrammi/m3. 

Sempre nel corso della mattinata Arpa ha eseguito la simulazione modellistica sulla base dei dati relativi all’incendio per valutare le zone di maggiore ricaduta degli inquinanti al suolo. Dal modello emerge che la zona di maggior impatto è relativa al quadrante NORD-EST ed interessa principalmente la zona di Borgo Rivo e aree della città poste più a nord oltre in maniera minore aree del territorio poste in direzione sud-est. 

Sulla base di queste valutazioni l’ARPA, in virtù del principio di precauzione e in attesa degli ulteriori dati relativi alle ricadute dei micro inquinanti atmosferici (diossine, IPA e metalli) ritiene opportuno al momento mantenere l’area di raggio di 3 chilometri dal luogo dell’incendio all’interno della quale dovranno essere rispettati i seguenti divieti: divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; divieto di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali.

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