Incendi, bruciati oltre 100 ettari di bosco. Caccia a un’auto scura

Un Canadair in azione sulle colline del Trasimeno
di Michele Milletti
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Mercoledì 18 Agosto 2021, 11:00

PERUGIA Oltre cento ettari di bosco. E almeno un’auto sospetta, di colore scuro. Sono due inquietanti fotografie che emergono dagli ultimi scioccanti incendi che sono divampati nella giornata di lunedì tra boschi e colline intorno al Trasimeno, ma anche quello particolarmente brutto del giorno di Ferragosto in zona Gubbio. Pochi i dubbi in ambito investigativo sul fatto che i quattro roghi che si sono succeduti dalla tarda mattinata al pomeriggio di martedì (e che hanno tenuto impegnati vigili del fuoco, carabinieri forestali, agenzia forestale e polizie locali fino a notte fonda) siano di origine dolosa.
LE IPOTESI
«Con queste temperature e venti così forti chi ha sterpaglie da bruciare nel proprio terreno sa che non deve accendere fuochi, sa che può mettere a repentaglio prima di tutto la sua proprietà e la sua casa. Chi accende fuochi con queste condizioni meteo è una persona che intenzionalmente vuole dar fuoco a boschi e terreni, ben sapendo che sono le condizioni purtroppo ideali perché i roghi possano assumere dimensioni particolarmente ampie e gravi»: questo, in sostanza, il ragionamento di chi tra carabinieri forestali, vigili del fuoco e funzionari dell’agenzia forestale sono chiamati in queste ore a stabilire le origini degli incendi, cercando elementi per riuscire a bloccare gli eventuali piromani in azione.
LA RABBIA
«Ti meriti la galera» è invece il grido di rabbia che arriva dai residenti delle zone nel comune di Panicale sconvolte dagli incendi di lunedì. Una trentina di chilometri di paura tra Tavernelle, Oro, Grondici, Casalini e Castiglion Fosco con le fiamme che hanno spaventato parecchie persone causando l’evacuazione di due agriturismo, qualche abitazione e con parecchie persone che hanno temuto per le proprie case. Nella zona i dubbi sulla presenza di qualche criminale che si sta «divertendo» a dare fuoco ai boschi e a terrorizzare le persone sono ancora meno. Soprattutto perché è stata segnalata la presenza di un’auto scura nelle immediatezze dei soccorsi lanciati per i roghi.
LUOGHI E ORARI
«Elementi che lasciano pensare a un disegno ben preciso» ragionano ancora in ambito investigativo. Non solo per la vicinanza dei luoghi (tre roghi nel comune di Panicale e un quarto a Castiglione del Lago, dunque non vicinissimo ma nemmeno particolarmente distante) ma anche per una coincidenza che coincidenza non potrebbe essere: nella giornata di martedì le allerte per i quattro incendi sono partite con una impressionante regolarità ogni due ore, da mezzogiorno alle 18.
ELICOTTERO ANCHE IERI
In una giornata in cui i vigili del fuoco sono comunque intervenuti per altri roghi, ma che hanno avuto dimensioni fortunatamente ridotti, è stato necessario richiamare un canadair per spegnere l’incendio tra Casalini e Montali che era ripreso: in serata è stata fatta una bonifica definitiva.
I NUMERI
Oltre cento ettari di bosco in fumo tra Ferragosto e il sedici agosto: numeri che vanno a ingrossare quelli già brutti di prima Ferragosto. Infatti, dall’inizio del 2021, gli incendi boschivi in Umbria secondo l’Agenzia forestale sono stati 80 ed hanno interessato una superficie di circa 106 ettari: degli 80 eventi, solo 23 hanno superato la superficie di un ettaro di bosco bruciato e solo 10 hanno superato i 3 ettari mentre tutti gli altri hanno interessato una superficie inferiore ad un ettaro.
«Un appello a tutti i cittadini - concludono dall’Agenzia Forestale - adottate comportamenti di assoluta prudenza e segnalate con tempestività al 115 eventuali focolai per permettere di intervenire e spegnere l’incendio prima che assuma ampie dimensione.

La presenza capillare nel territorio e la capacità di intervenire con tempestività ed efficacia, come dimostrano i dati sugli incendi, permette di ridurre sia il numero che l’entità della superficie percorsa dal fuoco di ogni singolo evento».

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