In Umbria famiglie in aumento, ma sempre più piccole ad eccezione che a Perugia dove crescono anche i single. A scattare l’istantanea di un paese, Umbria compresa, e il numero medo di componenti per famiglia è Istat con il censimento permanente della popolazione – le famiglie in Italia anni 2018 – 2019.
DATI
In tutto il paese al 31 dicembre 2019, rispetto al censimento del 2011, le famiglie sono aumentate di 1.239.356 unità (+5,0%), passando da 24.611.766 a 25.851.122; considerando gli ultimi 50 anni, l’aumento è di quasi 10 milioni (15.981.177 nel 1971).
TRASFORMAZIONI
A modificare l’assetto famigliare, le profonde trasformazioni economiche e sociale: il calo delle nascite, il progressivo invecchiamento della popolazione e il consistente ingresso di cittadini stranieri. Tutte variabili che, secondo lo studio firmato da Istat, hanno contribuito al forte ridimensionamento del numero delle famiglie e, soprattutto dei suoi componenti. La situazione ha quindi permesso l’aumento delle famiglie unipersonali tanto che, a livello nazionale, il dato è che vive da solo il 15% degli italiani.
MINI FAMIGLIE
Tra il 2011 e il 2019 il numero di famiglie ha subito un aumento a cui, però si affianca nel corso del tempo, la diminuzione di quelle più numerose. Il dettagliato censimento di Istat, infatti, mostra come si è evoluto il concetto di famiglia nella regione, da Terni a Perugia. Se ne 2011 il numero delle famiglie in Umbria erano 368.355, nel 2019 sono cresciute a 380.948 (+3,7 per cento). Ma a dispetto dell’aumento di nuclei famigliari, nel cuore verde d’Italia il numero medio di componenti è passato da quello del 2011 che da 2,39 passa nel 2019 a 2,27.
QUI PERUGIA
Il focus si concentra poi sui grandi comuni, ovvero quelli con più di 150 mila abitanti e per l’Umbria quindi su Perugia.
PIU' SINGLE
Le famiglie uni personali sono generalmente più frequenti nei comuni capoluogo rispetto al resto della provincia. Ed ecco che nel comune di Perugia nel 2011 i nuclei composti da una persona passano dal 34,7 per cento del 2011 al 39,6 per cento. Scendono i nuclei con due membri (dal 25,5 per cento al 25,3 per cento), e quelle dai tre ai cinque componenti (dal 37,7 % ai 33, 3 punti percentuali) e, infine, le famiglie con più di sei membri calano da 2,1 per cento all’1,8 per cento. La mappatura di Istat sottolinea come le famiglie di dimensioni medie (3-5 componenti) hanno sempre un peso relativo maggiore nel resto della provincia perugina ma questo non accade, invece, per quelle più numerose.