In fila per il Vaccine day con l'hub chiuso. De Rebotti alla Regione: «La comunicazione non può essere così caotica»

In fila per il Vaccine day con l'hub chiuso. De Rebotti alla Regione: «La comunicazione non può essere così caotica»
di Aurora Provantni
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Lunedì 6 Dicembre 2021, 02:50

NARNI – «E’ difficile anche dare una mano ai cittadini quando la comunicazione non funziona». Parla senza mezzi termini,  il sindaco di Narni Francesco De Rebotti. Accusa la Regione Umbria di organizzare la campagna vaccinale in maniera caotica, utilizzando una comunicazione confusa, che disorienta. Nonostante avesse contribuito a chiarire che l’hub di Narni avrebbe ospitato solo il secondo Vaccine day, quindi sarebbe stato operativo domenica 12 dicembre 2021, tanti narnesi si sono presentati presso la palestra dell’Istituto Geometri anche domenica 5 dicembre, giorno fissato per il primo Vaccine day in tutto il territorio regionale. Hanno aspettato un paio d’ore, poi sono tornati a casa a mani vuote, anche perché il punto vaccinale di Narni Scalo era proprio chiuso. L'appello dell'assessore regionale alla salute, Luca Coletto, a vaccinarsi approfittando del doppio Open day, sia con accesso diretto che su prenotazione, raggiungeva la popolazione residente tramite il sito con una tabella allegata, dove sono indicati orari e indirizzi, ripresa da tutti gli organi di stampa. E Narni c’era nell’elenco. Ma con un doppio asterisco. In fondo alla lista dei punti vaccinali territoriali che aderivano all’iniziativa regionale, la specifica: chiuso il 5 e aperto il 12. «Insomma, poteva essere indicato diversamente» – commenta Andrea, 51 anni, dopo essere stato al freddo di domenica mattina. E come lui decine di residenti. «Abbiamo studiato, sappiamo leggere» - precisa Andrea, economista. A Narni non è servito l’intervento delle forze dell’ordine, arrivate in soccorso dei cittadini a Terni, al Casagrande, dove i vaccini erano finiti a metà giornata. A Narni non erano addirittura arrivati.  «Un Open day da dimenticare. Con una organizzazione da rivedere e una comunicazione da migliorare» - dicono in coro i cittadini.

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