Terni, in diciotto mesi il Covid
ha ucciso un residente ogni 700

Terni, in diciotto mesi il Covid ha ucciso un residente ogni 700
di Umberto Giangiuli
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 11:14

Il Covid 19 ha inciso fortemente sulla comunità ternana mettendo a dura prova le strutture sanitarie e le attività economiche. Ma quali sono, dopo diciotto mesi di bollettini, i veri numeri della pandemia nel comune di Terni e in quelli della provincia? I dati ufficiali li fornisce la Regione Umbria e riferiti al 19 luglio 2021. La città, che ha circa 109 mila abitanti, ha avuto finora, partendo dal marzo dell'anno scorso, 155 morti, cioè un decesso ogni 700 residenti, il che significa, detto in percentuale, che la malattia secondo i numeri ufficiali ha ucciso circa lo 0,14% di tutta la popolazione.
I positivi al Coronavirus, tra centro e periferia, sono stati fino a questo momento 6.354. Questo significa che la malattia, a prescindere dall'esito, ha raggiunto il 5,8% dei residenti. Altissima ovviamente la quota dei guariti: 6.147. Il grosso dei deceduti - ma qui i numeri non sono ancora esatti - erano persone diabetiche, pazienti sottoposti a dialisi, maati di cancro e cardiopatici. L'età media delle persone che dopo aver contratto il Covid e non c'è l'hanno fatta, si attesta, secondo i dati regionali, intorno agli 80-82 anni, la grande maggioranza con patologie che pre-esistevano. Attualmente ci sono solo una cinquantina di persone in isolamento.
Ovviamente ci sono state dolorose eccezioni. A Terni sono morte anche tre persone tra i 50 e i 60 anni. Ad oggi nessuna persona è ricoverata in Terapia Intensiva all'ospedale di Terni, dove sono stati smantellati anche i reparti Covid. Il modulo Arcuri con dodici posti letto di terapia intensiva è inutilizzato. Un paziente soltanto risulta ricoverato per il virus.
Alla palestra Casagrande di Terni proseguono le vaccinazioni. Qui l'Usl Umbria 2 ha messo in campo le sue forze con un ritmo di 1.500 iniezioni al giorno. L'elenco delle persone da vaccinare giornalmente arriva dalla Regione ma poi sul campo almeno in duecento non si presentano. Lunghe file per l'attesa sul piazzale ma su questo il responsabile del distretto Usl di Terni Stefano Federici spiega: «Tantissime persone pur avendo con un appuntamento pomeridiano, si presentano in mattinata e questo crea per gli operatori qualche problema. Poi se devono attendere alcune ore prima di essere vaccinate si lamentano. Abbiamo circa 150 posti a sedere e coperti». E continua: «Diamo degli orari precisi. Non guardiamo i dieci minuti prima o dopo l'appuntamento ma se arrivano 200 persone in più qualche problema si registra necessariamente».
Qual è la situazione per quello che riguarda i tamponi oro-faringei? «In via Bramante ogni giorno eseguiamo circa una cinquantina di tamponi - dice il sanitario - I nuovi positivi sono per la metà giovani che rischiano davvero poco». «Gli anziani - continua il responsabile del distretto di Terni- sono molto più atteti dei giovani e si presentano all'appuntamento con la massima precisione.

Spesse volte sono i figli che cercano di persuadere i genitori a non sottoporsi a vaccinazione».

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