Ternanello, ricorso al Tar: il comitato propone una mediazione "green"

Ternanello, ricorso al Tar: il comitato propone una mediazione "green"
di Corso Viola di Campalto
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Mercoledì 28 Settembre 2022, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 14:22

TERNI Una questione sollevata da un comitato spontaneo (Tuteliamo Colle dell'Oro), ma soprattutto da una famiglia (Morelli) che a Terni ha raccontato la storia della città e che ora è stata isolata dalla stessa città, con decine di appelli da parte di tifosi, amministratori e politici perché venga ritirato il ricorso al Tar presentato contro la variante urbanistica che avrebbe permesso il via ai lavori per il nuovo centro sportivo della Ternana. Il terreno, che il Comune dovrebbe cedere alla stessa Ternana per poco meno di 400 mila euro, si trova precisamente tra strada del Gioglio e strada di Santa Maria La Rocca, proprio davanti alla villa dei Morelli, nella zona residenziale per eccellenza di Terni, con decine di altre ville immerse nel verde, nel silenzio dei boschi circostanti e con strade scoscese che fanno fatica ad ospitare due corsie. Proprio per questo il progetto è ambizioso ed è definito dalla Ternana totalmente green: prevede tre campi di allenamento, uno sintetico, sul tetto di un nuovo manufatto in cemento armato, mentre gli altri due sono in erba naturale, oltre ai campi ci saranno palestre, piscina, il convitto per la prima squadra e strutture sanitarie a disposizione dei giocatori e soprattutto, un potente impianto di illuminazione per permettere gli allenamenti anche dopo il tramonto. Ma tutto immerso, secondo i progettisti, in un contesto che verrà rispettato.
Un progetto che così come è non piace però al comitato spontaneo che è formato praticamente dalla famiglia Morelli (Maria Paola, Maria Rosaria, Carlo e Alessandra), ma anche da Carla Maria Barbino, Franco Valigi, tanto che a poco sono valsi gli incontri con il Comune e la società rossoverde. Ma ora il comitato è pronto ad un passo indietro, se, però un passo indietro lo fa anche la Ternana con un progetto che venga ritenuto meno impattante.

A confermarlo, l'avvocato Alessandro Botto, uno legali romani che seguono il ricorso al Tar per il comitato e che parla esplicitamente di mediazione nell'interesse generale, non solo del comitato stesso: «Prima di tutto vorrei rimarcare - dice l'avvocato Botto- come dietro al ricorso al Tar non ci sia alcuna speculazione. Siamo sicuri che quello della Ternana sia un intervento davvero impattante in una zona di pregio paesaggistica come quella di Colle dell'Oro, per questo abbiamo agito con tempestività ricorrendo al Tar, ma siamo pronti a portare avanti e concludere una mediazione che accontenti entrambe le parti. Siamo preoccupati per l'impatto dell'illuminazione dei campi, per l'impatto del cantiere, della viabilità e dell'intervento in generale, siamo sicuri che il comitato agisca pensando anche all'interesse generale, a salvaguardia dell'ambiente circostante».
Intanto, il Comune deve, gioco forza, prendere tempo prima di cedere il terreno alla Ternana: non si farà nulla fino a quando non ci sarà il parere dell'Avvocatura comunale dopo il ricorso al Tar del comitato.

L'assessore Orlando Masselli non si scoraggia: «La politica ha fatto il suo dovere -dice - l'interesse di pochi non può bloccare quello di un'intera città visto che sulla cessione dell'area c'è stato anche il parere dell'intero consiglio comunale, ora saranno i dirigenti e l'avvocatura comunale a dirci che mosse dobbiamo fare visto che c'è un ricorso in atto». Una frenata non tanto inaspettata, con il presidente Bandecchi che spera in una conclusione veloce: «Il Comune - ha detto il patron - sta sentendo i suoi legali se l'operazione può andare a termine. Spero che il Comune trovi la quadra, altrimenti dovremo trovare una soluzione alternativa». Di mediazione per ora non ne vuole sentire ancora parlare. «Ci sono state mosse critiche sui fari che illuminerebbero troppo, sugli animali che non passerebbero più, sulla zona verde che sarebbe deturpata. Di fronte a tutto questo cosa vuoi rispondere? L'Italia è il paese dove si bloccano le autostrade se finiscono sul campo di una persona».
Il comitato, però, fa una proposta ufficiale di mediazione e la cosa potrebbe portare, aldilà dei proclami, ad un incontro tra le parti per trovare la quadra che vuole anche Bandecchi.
 

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