Terni, il Primo Maggio dei lavoratori Treofan: «In corteo ad Assisi, senza lavoro e nessuna certezza sul futuro»

Terni, il Primo Maggio dei lavoratori Treofan: «In corteo ad Assisi, senza lavoro e nessuna certezza sul futuro»
di Lorenzo Pulcioni
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Martedì 3 Maggio 2022, 08:57

«Festeggiare il Primo Maggio da disoccupati? Una sensazione di profonda tristezza» dice Andrea Cencetti. «Possiamo solo sperare che, dopo due anni vissuti così, il prossimo sia diverso» aggiunge Stefano Ferminelli. Ad Assisi per le celebrazioni della Festa del Lavoro c'era anche la delegazione della Treofan. Striscione in prima fila e clima pesante tra i lavoratori che non erano nemmeno troppo numerosi. «Una mini delegazione, da questo si capisce il senso di scoramento e sfiducia» sottolineano.

Da 14 mesi i 120 lavoratori rimasti nella vertenza sono in cassa integrazione. La prospettiva della reindustrializzazione è ancora troppo fumosa. Voci e ipotesi si rincorrono ma ancora nessun fatto concreto. Il senso di abbandono si mischia alla mancanza di notizie sulla presunta proposta di interessamento della Hgm che dovrebbe impiegare tra i 60 e i 70 lavoratori per un non meglio precisato progetto che dovrebbe riguardare dal recupero di materiali in plastica ai pannelli solari. Resta in piedi l'interessamento di Novamont che ha presentato la sua proposta al Mise sui biomateriali ma vuole garanzie sugli investimenti per la riqualificazione. Intanto però la ferma pasquale ha interessato solo il sito di Terni mentre a Frosinone, Novara e Adria gli stabilimenti hanno marciato regolarmente. E nel frattempo spunta di nuovo la pista lituana che riguarda l'interessamento dei macchinari, soluzione questa però esclusa a propri da Jindal.

«Primo Maggio amaro per i lavoratori della Treofan - dice Doriana Gramaccioni, segretaria regionale Uiltec Uil - i nostri iscritti hanno scelto la piazza di Assisi per riaccedere i riflettori nazionali e regionali sulla vertenza che da oltre un anno non trova soluzione. A tutt'oggi siamo ancora in attesa della convocazione da parte del Mise per capire se esistono concrete e serie prospettive per la reindustrializzazione del sito produttivo. Come Umbria non ci possiamo permettere di perdere una presenza industriale importante all'interno del polo chimico. La Uiltec ha approfittato della presenza alla manifestazione nazionale del Primo Maggio ad Assisi del segretario generale Uil, Pierpaolo Bombardieri, per richiamare l'attenzione sui lavoratori della Treofan che in questo momento, oltre a vivere le difficoltà economiche legate alla Cassa integrazione, si sentono abbandonati dalle istituzioni».

«I governicchi di qualsiasi colore danno tutto in mano alle multinazionali e poi ci lasciano così» lamenta Mauro Menciotti. «Siamo andati per cercare di tenere i riflettori accesi e siamo riusciti a mettere il nostro striscione davanti al palco. Speriamo che qualcuno si ricordi di noi» sottolinea Andrea Cencetti. «Il tempo passa e non si stringe - commenta Enrico Crispoldi - più che una giornata di festa è stata una giornata triste, il rilancio del polo chimico è ancora un punto interrogativo».

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