Il Pinturicchio torna a Orvieto con l'inedito e misterioso capolavoro "Il Bambin Gesù delle Mani"

Il Pinturicchio torna a Orvieto con l'inedito e misterioso capolavoro "Il Bambin Gesù delle Mani"
di M.R.
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Sabato 4 Dicembre 2021, 04:00

Dopo 500 anni dalla sua partenza, Bernardino di Betto detto Pinturicchio fa ritorno a Orvieto attraverso il capolavoro del “Bambin Gesù delle Mani” che dà il titolo alla mostra che verrà aperta al pubblico sabato 4 dicembre all'interno degli spazi espositivi del Museo Etrusco “Claudio Faina”.

La mostra, resa possibile dalla collaborazione fra la Fondazione "Claudio Faina", Fondazione "Guglielmo Giordano" (proprietaria dell’opera) e il comune di Orvieto, si protrarrà fino al 9 Gennaio 2022 con orario di apertura al pubblico dalle 09:30 alle 18:00 ad esclusione del martedì.

L’evento espositivo allestito al primo piano del Museo Etrusco “Claudio Faina dove vengono presentati il “Bambin Gesù delle Mani” e dei frame didattici, è stato presentato, in un’anteprima riservata alla stampa, nel pomeriggio di venerdì 3 dicembre, dalla sindaca e assessora alla Cultura del comune di Orvieto, Roberta Tardani, dal presidente della Fondazione “Claudio Faina”, Daniele Di Loreto, dal presidente Fondazione "Guglielmo Giordano" Andrea Margaritelli e dal professor Franco Ivan Nucciarelli dell’Università di Perugia e membro del comitato scientifico della Fondazione "Guglielmo Giordano".

L’opera “Bambin Gesù delle Mani” è protagonista di una storia incredibile. Infatti, il frammento smurato in mostra è parte di un affresco che raffigura Papa Alessandro VI Borgia che tiene i piedi del Bambin Gesù tenuto in grembo dalla Madonna che, secondo le ricostruzioni, avrebbe il volto di Giulia Farnese, considerata l’amante del Papa.

Un dipinto che testimonierebbe l’origine del potere dei Farnese e dell’ascesa al soglio pontificio del fratello di Giulia, Alessandro, divenuto Papa Paolo III e profondamente legato alla città di Orvieto.

L’opera descritta dal Vasari rappresenta uno dei casi più intriganti e avvincenti della storia dell’arte Italiana. La mostra vuole essere un omaggio alla città di Orvieto per essere stata privata dell’opera di Pinturicchio che, convocato a Roma da Alessandro VI, dovette abbandonare la fabbrica del Duomo per dedicarsi agli appartamenti Borgia.

«La storia del Pinturicchio a Orvieto nel cantiere della fabbrica del Duomo e del suo allontanamento per lavorare agli appartamenti dei Borgia è davvero singolare - ha spiegato la sindaca Tardani - come pure le peripezie del destino avuto dall’opera ‘Bambin Gesù delle Mani’ che miracolosamente direi è arrivato ai giorni nostri. Restituire al pubblico, proprio a Natale, la possibilità di ammirare quest’opera è qualcosa che sicuramente lascerà un segno in questa città e credo in ciascuno di noi. La mostra costituisce quindi un arricchimento culturale importante per noi tutti e per gli estimatori dell’arte.»
 

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