Il partito di Bandecchi parte da Terni e dall'Umbria: "E' il momento del fare, cerco persone di buona volontà ed esperienza"

Il partito di Bandecchi parte da Terni e dall'Umbria: "E' il momento del fare, cerco persone di buona volontà ed esperienza"
di Paolo Grassi
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Martedì 8 Novembre 2022, 20:14

Stefano Bandecchi è pronto a scendere in campo e a farlo proprio a Terni. Nulla  che vedere con il calcio, nè con la sua Ternana. Scende in campo nel senso "berlusconiano" di avviare la sua esperienza in politica proprio a Terni e in Umbria. Alternativa Popolare, il partito del quale è segretario nazionale, è pronto a presentarsi in Umbria e a puntare alle prossime scadenze elettorali nella regione, partendo propri dalle amministrative comunali di Terni della primavera 2023. Lunedì 14 novembre, proprio a Terni, lo stesso imprenditore presenterà il suo progetto politico. Il tutto, è annunciato anche in un video social. «Si metteranno le basi - dice Bandechi -  per la partenza di questo partito. Poi, cominceremo subito a costruire ciò che io ritengo sia e debba essere il futuro. Ricominceremo da Terni e dall'Umbria che ha tanto bisogno di essere messa a posto». Ma guarda anche ad altre regioni e altre elezioni in vista. «Partiremo con il Lazio - annuncia - ma siamo già strutturati per le elezioni che si terranno in altre regioni, come in Lombardia. Parteciperemo anche a tornate elettorali comunali. Dunque, il dado è tratto». Stefano Bandecchi anticipa già quali saranno i programmi e le ambizioni di Alternativa Popolare: «E' arrivato il momento di cominciare a cambiare le cose e di prendersi delle responsabilità importanti. E' finito il tempo delle parole e deve cominciare il tempo dei fatti. Chi ha saputo fare e che ha fatto, deve continuare a creare e realizzare». Da qui, l'annuncio di una prima selezione, tra esponenti e iscritti, dando la precedenza proprio a determinate figure professionali: «Nel mio partito desidero avere imprenditori, avvocati, magistrati, professori. Tutte persone che nella vita devono avere fatto e devono aver accumulato esperienze. Dobbiamo riportare l'Italia ad essere ciò che era. Cominceremo dalle regioni e dai comuni. Tutti gli uomini di buona volontà avranno qualcosa in più da fare».

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