Il covid spegne Terni On addio al concerto in piazza

Il covid spegne Terni On addio al concerto in piazza
di Sergio Capotosti
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Martedì 17 Agosto 2021, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 00:31

TERNI È solo l'antipasto della Notte bianca ternana (Terni On) in programma a settembre, ma è già polemica. Il concerto di Giovanni Pietro Damian in arte Sangiovanni all'Anfiteatro il prossimo 29 agosto è finito sotto la lente delle opposizioni: «Il Comune ha speso 45 mila euro». Per Pd, M5s, Senso Civico e Terni Immagina «i conti non tornano» dal momento che «ai ternani verranno chiesti per assistere all'evento, ben 35 euro a persona più eventuali diritti di prevendita». Ma da quello che trapela da Palazzo Spada «la prevendita sta già andando bene abbiamo avuto una marea di richieste».
Per le opposizioni la scelta fatta dal Comune «non sembra destinata ad avere ricadute consistenti sul territorio». Una critica che tira in ballo l'utilizzo delle risorse per la promozione turistica di Terni. Da quello che Il Messaggero è riuscito a ricostruire, i 45 mila euro stanziati arrivano dalla tassa di soggiorno. Soldi che verranno poi utilizzati anche per realizzare Terni On, la notte bianca. Evento che non si terrà più in piazza, come pronosticato alcuni mesi fa, visto che prevale la linea della prudenza sul fronte dei possibili rischi legati a momento di assembramento. Una lina che il Comune condivide con la Questura. Per Terni On, dunque, si terrà un concerto all'Anfiteatro, senza gli eventi collaterali nelle vie e nelle piazze di Terni. Per coinvolgere il più possibile la città, il Comune sta studiando un sistema di filodiffusione del concerto dell'Anfiteatro per raggiungere i locali del centro. Per ora però a tenere banco è la critica sollevata dalle opposizioni alle quali l'assessore Elena Proietti, tirata direttamente in ballo, al momento non ha risposto, sebbene invitata dal Messaggero a farlo.
«Un concerto - attaccano ancora i gruppi di minoranza - che non era programmato nella stagione ordinaria realizzata dai gestori dell'Anfiteatro, ai quali per le tante meritevoli iniziative non è mai stato stanziato alcun significativo sostegno da parte del comune di Terni. Il concerto di Sangiovanni, infatti, è organizzato dall'assessora Elena Proietti. Appare assurdo che in un momento come questo in cui si taglia su tutto, in particolare sui servizi, vengano trovati 45 mila euro per una iniziativa senza alcuna ricaduta sulla città. Dove è finito l'abituale pianto del comune in dissesto? Tanti giovani ternani vorrebbero poter assistere ma molte famiglie non potranno permettersi un biglietto di tale portata. Se il Comune - concludono le opposizioni - voleva realizzare davvero qualcosa di utile e interessante per i più giovani avrebbe dovuto vigilare sul costo dell'ingresso, favorendo così l'accesso di tutti».
 

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